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Meloni: “Premierato porrà fine ai governi non scelti dal popolo, come il mio”

Photo Credits: Commons, Wikipedia

È stata ribattezzata la “madre di tutte le riforme”, un nome che ne sancisce l’eccezionalità ed è stato usato solamente in altre 537 occasioni dal 1983 a oggi. Il progetto di riforma costituzionale voluto fortemente dall’attuale governo mira a modificare gli assetti istituzionali con l’elezione diretta del presidente del Consiglio e l’estensione dei suoi poteri, la stessa Giorgia Meloni sta spendendo molte energie verso il cosiddetto “premierato“, dimostrando che non si tratta soltanto di una parola vuota usata come generico slogan, ma che fa cagare anche dal punto di vista della musicalità.

Il premier ne è certo: “Il premierato porrà fine ai governi in cui il premier non è legittimato dal popolo, in cui l’esecutivo è ostaggio dei giochi di palazzo e delle maggioranze che si tengono assieme solo per interessi di partito e personali, in cui un presidente del Consiglio azzoppato si deve limitare a collocare in ogni settore della pubblica amministrazione parenti, amici e alleati, occupare l’intero sistema pubblico radiotelevisivo, approvare misure economiche che, attraverso i tagli alla spesa pubblica e le riduzioni fiscali per i grandi capitali, aumentano il divario tra ricchezza e povertà, trasformare ogni evento pubblico, anche il più insignificante, in una perenne manifestazione elettorale pagata dai cittadini. Se passerà la riforma – garantisce il premier durante l’inaugurazione assieme ad altri 8 ministri del nuovo ponte di cemento “Su gureu” lungo la strada consortile 4 tra Marrubiu e Arborea, in provincia di Oristanoquello attuale sarà l’ultimo governo illegittimo in Italia“.

A farle da sponda è il ministro e cognato dell’Agricoltura Franscesco Lollobrigida, anch’egli presente all’inaugurazione: “Proprio così capo, se vinci tu non ci saranno più governi di merda come questo, spero che quando andiamo al potere ti ricordi di me e mi fai ministro, io bravo!“. Ma tutta la maggioranza è convinta di avere le carte in regola per far approvare la riforma, grazie anche all’endorsement che il governo ha ricevuto da prestigiose personalità internazionali, tra cui Elon Musk, Vladimir Putin, Satana e il tizio che ha inventato la pizza all’ananas.

Gianni Zoccheddu

(Quest’articolo è stato scritto anche grazie al contributo di Box)

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