Populis (MO) – Non si è finito di seppellire, in un deposito solitamente dedicato allo smaltimento illegale di scorie radioattive, gli ultimi scatoloni di schede cancellate e riscritte, che già è bagarre su a chi spetti guidare il carro dei vincitori del referendum che ha visto respinta la riforma costituzionale proposta dal governo Napo… ehm, Renzi.
Grillo ha lanciato sul suo blog una consultazione per decidere il cocchiere ma ha precisato “Tanto guido comunque io, non ci sono cazzi!”, mentre Salvini cerca la terza più grande soddisfazione politica della sua carriera dopo essersi imbucato in una foto del Milan e aver finito una bottiglia di grappa in meno di 12 minuti.
Le prime accese discussioni erano sorte già al momento della costruzione del veicolo. Il comico genovese proponeva di farlo costruire ai giornalisti asserviti al Bilderberg e ai genitori che fanno vaccinare i figli, mentre il comico milanese riteneva che a realizzarlo dovessero essere i profughi che passano tutto il tempo al Billionaire a bere champagne “alla faccia nostra con i 35 euro che ricevono ogni giorno!”. Mentre Grillo e Salvini stavano ancora discutendo, alcuni iscritti all’ANPI si sono rimboccati le maniche e, a dispetto della sciatica e dei reumatismi, hanno montato una vettura in meno di 20 minuti, sotto lo sguardo attento dei sopravvissuti partigiani che osservavano i lavori.
Nel frattempo un corteo di animalisti ha liberato i quattro cavalli destinati al traino, i quali presi dal panico sono corsi in mezzo alla strada finendo travolti e uccisi da un corteo di Casa Pound che sopraggiungeva a passo dell’oca per blindare il carro con pezzi di semovente da 75/18 della Fiat-Ansaldo, recuperati dopo “il glorioso trionfo di El Alamein” del 1942. Fassina, Civati, Onida e Zagrebelsky si sono offerti di sostituire i poveri quadrupedi ma si è preferito installare il più pimpante motore del Motoscafo da Turismo Silurante Modificato 214 ancora in dotazione alla X Mas.
Si sono poi vissuti diversi attimi di preoccupazione quando sono state avvertite ripetute scosse di terremoto, ma il sismologo Giampaolo Giuliani e il tuttologo Giuseppe Povia hanno rassicurato che si trattava solo delle onde d’urto provocate dalle migliaia di politici e sostenitori che stavano saltando tutti insieme giù dal carro di Matteo Renzi mentre Berlusconi cercava di salvarli afferrandoli al volo uno per uno, ponendo di nuovo una seria ipoteca sulla sua candidatura al premio Nobel per la pace.
Al momento non sappiamo ancora a chi toccherà condurre il carro, che si annuncia come al solito sovraffollato, quel che è certo è che per ora nel sondaggio sul blog del leader del Movimento 5 Stelle è in testa con il 98% “Guidi chiunque ma non Beppe!!!11!1!11!!1!“
Augusto Rasori
