Pomigliano (Ducato Fiat) – Sottrarre terreno fertile alle mafie per colpire al cuore i loro interessi, compreso il racket degli assicuratori e dei furti d’auto. L’Italia si fa capofila di una rivoluzione industriale che segnerà il passo verso una nuova era: l’auto che si ruba da sola. L’assoluta novità viene comunicata in attesa che il governo si occupi anche di legalizzazione delle droghe leggere e prostituzione, asset strategici per le economie mafiose, che hanno annunciato il ricorso alla Corte di Strasburgo in caso di ingerenza dello Stato nel libero mercato.
Oggi intanto è stato il giorno del sensazionale annuncio, in una conferenza stampa tenuta dall’amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles N.V., FCA Italy, amministratore delegato e presidente di FCA US, presidente di CNH Industrial N.V. e Ferrari N.V., presidente e amministratore delegato di Ferrari S.p.A., vicepresidente di Exor S.p.A, membro permanente della Fondazione Giovanni Agnelli, presidente del consiglio di amministrazione di ACEA, membro del consiglio di amministrazione del Peterson Institute for International Economics e co-presidente del Consiglio per le relazioni tra Italia e Stati Uniti, nonché cavaliere del BPO (Blue Pullover Order) e della SNTTT (Say No To The Tie) Association, Sergio Marchionne, e il nostro ministro del Lavoro di cui tutti ignorano il nome, ministro compreso.
La conferenza è stata anticipata dalle simpatiche foto di rito con Pomì, la nuova mascotte dello stabilimento: un pullover blu, alto un metro e ottanta, verso il quale tutti i dipendenti rivolgono la preghiera del lavoro durante la pausa di 8 decimi di secondo tra un turno e l’altro. Marchionne è stato molto chiaro: “Basta produrre in Italia una vettura micragnosa come la Panda, che se la comprano solo gli anziani e gli sfigati. La Panda andrà altrove, ma non ora, intorno al ventidiciannove-ventiventi. Probabilmente in Polonia dopo che abbiamo calcolato la sede migliore grazie ad un algoritmo molto sofisticato: in quale paese c’è più figa dopo la Serbia?”
Queste le novità del nuovo modello self-stealing che verrà realizzato in Campania: l’auto, dotata di sistemi tecnologici innovativi da postavanguardia, quando si autoruba pubblica direttamente, grazie alla funzione Sfida Accettata, una sua foto (di almeno 20 anni prima) e una scheda tecnica su Subito, Ebay, Amazon e Ali Express, ma non prima di aver mandato un’offerta privata e molto vantaggiosa al suo ex proprietario, ovviamente solo se questi ha scelto al momento del primo acquisto del mezzo l’opzione di recompra, con un leggero sovrapprezzo. Gratuita è invece l’opzione di “risarcimento social”: l’auto entra nel profilo di quello che ha appena smesso di esserne il proprietario e pubblica un post, tramite un generatore automatico a base di algoritmi penosi, in cui è condivisa la notizia del furto, in modo che l’ignaro derubato, quando si alza al mattino, non trovi più la sua autovettura, ma un sacco di like e reactions di solidarietà e così inizi a stare già un po’ meglio.
Adelmo Monachese