ROMA – Matteo Renzi prepara la riscossa, dopo la batosta subita col referendum costituzionale. Secondo i suoi piani, il punto di svolta sarà il prossimo congresso del Pd, da cui l’ex premier confida di ricevere l’investitura per riconquistare l’Italia, o almeno per uccidere Massimo D’Alema.
Renzi starebbe definendo le linee guida del congresso con i suoi più stretti collaboratori e le indiscrezioni che circolano fanno presagire grandi novità: “Voglio essere il leader moderno di un partito moderno alla guida di un paese moderno! Ho già detto moderno?”. Per prima cosa, il congresso si svolgerà in piedi, scelta dalla grande valenza simbolica: “Nessuno così ci potrà dire che siamo attaccati alla poltrona!”. Una decisione coraggiosa, che privilegia la velocità e gli interventi brillanti: “Voglio vedere chi si sorbisce un pippone di Cuperlo stando un’ora in piedi!”. Renzi quindi attacca la minoranza: “Mi accusano di volere un congresso lampo? Io dico che per me la velocità e il dinamismo sono valori importanti. Loro vogliono un bradiPd, che consuma stancamente i suoi riti tra le lungaggini della vecchia politica. Noi organizzeremo un apericongresso!”
Le novità non sono finite: “Faremo tutto in streaming, all’insegna della massima trasparenza. Voglio telecamere ovunque, anche nei gabinetti delle donne: sai che picco di audience quando va in bagno la Boschi?! Voglio spaccare l’Internet!”. Cambierà anche la modalità di voto delle mozioni: “Si farà tutto con l’iPhone. Stiamo già lavorando a una fantastica app: iCongress. I delegati potranno twittare le loro idee e mettere cuoricini, pollici e faccine a quelle degli altri”.
La vecchia guardia è rimasta un po’ spiazzata dall’innovazione: Bersani sta finendo di imparare come si usa un fax, e D’Alema comunica solo su carta zigrinata con le sue iniziali in rilievo, scrivendo di suo pugno con la penna stilografica intinta nel sangue degli avversari. Renzi comunque si mostra sicuro e tira dritto per la sua strada: “Al giorno d’oggi chi non ha un iPhone non può certo pretendere di difendere i valori di una sinistra moderna!”.
Andrea Michielotto