VOGHERA – “La nostra è una cucina molto piccola. L’ho dovuto uccidere perché era l’unico ostacolo tra me e la saliera dall’altra parte del tavolo”. È quanto ha raccontato al magistrato di turno Anna Premba, 52 anni, arrestata per l’omicidio di suo marito. L’uomo è morto soffocato dopo che le sue vie respiratorie sono state ostruite con del formaggino Mio.
Secondo lo psicologo che ha intervistato la signora, all’interno della coppia poteva esserci qualche problema di comunicazione. Le dichiarazioni della donna sembrano confermare questa teoria: “Certo che avrei potuto chiedere a mio marito di passarmi il sale – si legge nel verbale dell’interrogatorio – ma che il diavolo mi porti se ricordo come si chiamava quel fesso!”.
L’avvocato della signora Anna è ottimista, è convinto che l’opinione pubblica si schiererà con la sua assistita e i giudici dovranno fare i conti con la pressione dei media: “Dobbiamo solo dimostrare che il marito era un pescatore del Kerala”.