Lucca – Un team di ricercatori della Facoltà di Psicologia applicata al recupero di soggetti cresciuti in posti dimenticati da Dio, dell’università di Massaciuccoli (LU), ha eseguito un approfondito studio sulle reali cause che spingono gli spettatori televisivi a guardare programmi di merda. I migliori candidati al test sono stati individuati in una rosa che comprendeva persone cresciute negli stessi quartieri dei componenti della giuria popolare di Forum, parenti dei passanti intervistati sull’emergenza migranti da Quarto Grado e presunti figli illegittimi di Maradona.
L’esperimento consisteva nel rinchiudere i soggetti in una stanza buia, illuminata solo da un piccolo teleschermo che mandava in onda tutte le puntate de Il Segreto. Dopo 5 ore di visione continuativa i soggetti hanno iniziato a dare i primi segni di cedimento, ordinando della sambuca a camerieri immaginari. Dopo 6 ore alcuni di loro parlavano un fluente spagnolo convinti che fosse olandese. Dopo 7 alcuni hanno iniziato ad inneggiare a Matteo Salvini. Dopo 8 erano tutti Matteo Salvini. Dopo 9 ore i soggetti maschili hanno preso a masturbarsi alla visione della vecchia inferma, mentre i soggetti femminili a quella di tutto il resto degli attori. Dopo 10 ore la pelle dei più giovani ha visto la comparsa di strane chiazze a forma di Benedetta Parodi, mentre i più anziani hanno iniziato a canticchiare dei pezzi reggaeton. Alla 12esima ora tutti quanti hanno iniziato a gridare aiuto.
I ricercatori sono giunti alla conclusione che l’ultima reazione sia quella più vera e profonda, i soggetti si autoinfliggono la visione de ‘Il Segreto’ per attirare l’attenzione e lanciare una disperata richiesta d’aiuto, mentre tutti gli effetti collaterali mostrati nelle fasi precedenti sarebbero figli del conflitto interiore fra la ragione e il completo rincoglionimento. Per questo l’allarme è lanciato: se sorprendete un vostro caro a guardare ‘Il Segreto’, La vita in diretta o a leggere Di Più significa che ha bisogno di voi. Salvatelo, è lui che lo vuole.
Chiorbaciov
