Il mio comune (la mia provincia, la mia regione) – Un autentico dramma pare essersi abbattuto sul celebre chef Carlo Cracco: all’improvviso è diventato totalmente incapace di cucinare.
La tragedia si è consumata poco dopo che il sexy telecuoco aveva annunciato il suo addio a Masterchef. Una sera è rientrato a casa ed è andato nel suo bagno e poi nella sua cucina, dove la sua moglie gli ha chiesto un semplice piatto di spaghetti al pomodoro. Cracco si è messo ai suoi fornelli, ma ha combinato un autentico disastro. Gli spaghetti erano completamente scotti e senza sale, ma soprattutto ricoperti da uno strato di ketchup. La sua famiglia sulle prime ha pensato a uno scherzo dello chef, ma vedendo la sua faccia seria ha capito che era successo qualcosa di tremendo.
Il giorno dopo la moglie ha provato a chiedergli un uovo in camicia con fonduta di formaggio, un piatto che Cracco è in grado di eseguire bendato con le mani legate dietro la schiena: stavolta invece ha sbagliato a rompere le uova buttando i gusci in padella e ha ottenuto un’imbarazzante frittatina strapazzata con una sottiletta cruda messa sopra. Questa seconda fallimentare prova ha fugato ogni dubbio e gettato tutti nel panico. Ora la carriera del celebrity chef sembra a rischio: persino la San Carlo ha minacciato di rescindere il contratto pubblicitario per le patatine (“Abbiamo un onore da difendere”), di prendere come testimonial Barbieri e di cambiare il nome in San Bruno.
Per risolvere l’incresciosa situazione, la famiglia di Cracco si è affidata alle cure del noto psichiatra Andreino Vittorioli, che ha accettato di visitare l’ex giudice di Masterchef e in una sola seduta ha capito l’origine del suo blocco culinario: Carlo Cracco sarebbe affetto da una rara forma di disturbo narcisistico della personalità aggravato da teledipendenza e auto-voyeurismo: dopo tanti anni di esposizione video, lo chef ora sarebbe in grado di cucinare solo quando viene ripreso da una telecamera. Come controprova, Vittorioli ha convocato un cineoperatore a casa di Cracco e ha chiesto allo chef di ripetere gli stessi piatti dei giorni scorsi: questi si è mosso con la consueta maestria, cucinando una pasta al pomodoro impeccabile, con mirabile bilanciamento tra acidità e dolcezza, e un uovo perfetto, con il rosso voluttuosamente semi-liquido e formaggi di differenti stagionature mirabilmente fusi.
Per scongiurare il dramma che si stava delineando a Cracco è quindi stato sufficiente ingaggiare un operatore privato che lo segue h24, superando le perplessità iniziali della moglie, che non gradisce essere ripresa mentre è a letto col marito (“ma non me la sono sentita di privarlo della sua arte”). Allo chef è finalmente tornato il sorriso e ora si aggira raggiante per la sua casa ripetendo: “il mio bagno, il mio living, il mio cameraman”.
Andrea Michielotto
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