ROMA – Continuano i disagi per i viaggiatori. Dopo le lunghe attese per i tram, le lunghe attese per i pullman e le lunghe attese per le lunghe attese, un nuovo episodio rischia ingiustamente di minare la fiducia dei romani in una rete di trasporti che – con le migliorie e gli investimenti giusti – non avrebbe nulla da invidiare alla Berlino del secondo dopoguerra.
Ieri sera, la metro C – che collega il quartiere Centocelle a Piazza Lodi in maniera spensieratamente terzomondista – è deragliata con un ritardo di 35 minuti. Secondo quanto appreso da Lercio, il macchinista, accortosi di un problema alle rotaie, avrebbe comunicato ai passeggeri di prepararsi al deragliamento che, a suo dire, si sarebbe verificato nel giro di 5 secondi. Erano le 20.07. Il deragliamento effettivo, però, sarebbe arrivato solo alle 20.42, creando dei gravi disagi ai passeggeri, costretti a pregare, urlare e dimenarsi per 35 minuti, nella vana attesa di un accadimento che – in perfetto stile Atac – si sarebbe verificato col solito copioso ritardo.
Impietoso il bilancio dell’incidente: un macchinista ferito, 74 passeggeri contusi e 3 biglietti obliterati.
“Situazioni di questo tipo – ha dichiarato Stefano Dedalo, presidente di Assopendolari – sono purtroppo all’ordine del giorno. Ci auguriamo che quest’ennesimo episodio induca l’azienda, gli uffici preposti e la sindaca Raggi a una profonda riflessione. Anzi, solo l’azienda e gli uffici preposti“.
Alfonso Biondi