Rignano sull’Arno (FI) – Dopo il caso del carabiniere con la bandiera del Secondo Reich appesa in camera, un altro caso “bandiere inopportune” sta scuotendo la politica in queste ore. A sollevare il polverone è stato lo scatto di un anonimo (che si è firmato M. D’A.) che ritrae quella che sembra essere la bandiera di Forza Italia affissa su una parete in casa di Matteo Renzi.
Lo scatto è inequivocabile. L’ex premier, subissato immediatamente da richieste di spiegazioni, ha provato a giustificarsi. Dapprima ha negato ogni responsabilità: “È stata la nostra governante, Conchita Martìnez, deve averla confusa con la bandiera messicana”. Poi, pressato dalla stampa, ha cominciato a fare qualche ammissione precisando che, comunque, quella non sarebbe la bandiera dell’attuale partito guidato da Berlusconi, bensì la bandiera del partito sciolto nel 2009 con la “svolta del predellino”. “Anche se – ammette – sono molto simili”.
“Quella bandiera è un cimelio della Seconda Repubblica – ha aggiunto – io sono uno studioso di storia, non pensavo di suscitare questo clamore”. Infine Renzi si è lasciato sfuggire una frase che non lascia dubbi: “Comunque Berlusconi ha fatto anche cose buone”.
Pronta la reazione dell’ANPI (Associazione Nipotine di Presidenti Islamici): “È preoccupante che tra i giovani politici ci sia ancora chi esprima ammirazione per il ventennio berlusconiano. Ma la storia non ci ha insegnato niente? Bisogna organizzare dei viaggi della memoria, portare i giovani nella villa di Arcore e spiegare loro cosa succedeva lì dentro”.
Sbigottimento, invece, nelle parole di Pietro Grasso, leader della nuova lista unitaria di sinistra, che raggiunto al telefono ha dichiarato: “Ma che davvero sono io il leader della nuova lista unitaria di sinistra? Ma siete seri? Io sto alla sinistra come Cracco sta alle patatine San Carlo AHAHAHAHAHAHA”.
E ora cosa succederà a Matteo Renzi? Questo incidente potrebbe compromettere la sua carriera politica? È quello che si saprà nelle prossime ore. Voci parlano di un possibile nuovo congresso alla Leopolda, congresso che i 5 stelle, per bocca di Di Maio, hanno già definito “sedizioso raduno neoberlusconista”.
Eddie Settembrini