Pellico (LE) – Dramma sfiorato in un cinema di paese delle Prealpi Salentine: a Pellico, borgo delle montagne leccesi, un proiezionista sedicente obiettore si è asserragliato nel suo stanzino con alcuni ostaggi, rifiutandosi di trasmettere i cinepanettoni richiesti a gran voce dagli spettatori.
Tradizionalmente, a partire dal mese di dicembre, i cinepanettoni monopolizzano le sale cinematografiche del Bel Paese. Quest’anno la sfida è particolarmente avvincente, con veri e propri capolavori: Poveri ma ricchissimi (con Christian De Sica che interpreta un ricco cafone ed Enrico Brignano nel ruolo di un aspirante pugile), Natale da chef (con Massimo Boldi che impersona Carlo Cracco mentre gira uno spot delle patatine), Super Vacanze di Natale (montaggio di spezzoni dei cinepanettoni degli ultimi 35 anni), Mega Super Vacanze di Natale (montaggio di spezzoni di Super Vacanze di Natale) e Ultra Mega Super Vacanze di Natale (montaggio di spezzoni del pubblico che guarda Mega Super Vacanze di Natale).
Nel cinema Even di Pellico per le ultime settimane dell’anno il proprietario – Vanni Biondini, ex pasticcere trotzkista diventato ricco grazie alla sua versione della Torta Sacher realizzata con le pastatelle pugliesi – aveva previsto una rotazione serrata di tutti i cinepanettoni, per accontentare l’esigente pubblico delle feste. Sembra però che il proiezionista, Alfredo Iccico, in un inspiegabile moto di ribellione, si sia rifiutato di trasmettere i film programmati. Pare che tutto sia cominciato dopo l’approvazione della legge sul biotestamento, quando da ambienti cattolici è stata avanzata l’ipotesi di ricorrere all’obiezione di coscienza. Iccico, da sempre comunista e mangiapreti, non ha accolto positivamente la proposta: “Questi pretacci obiettano su tutto: i preservativi no, la pillola no, l’aborto no, ora non si può neanche morire come ci pare! Sapete che c’è? Anch’io ora divento obiettore, proietto solo quel che voglio io!”.
Detto fatto, il primo giorno della settimana prenatalizia, con il cinema gremito di spettatori, Alfredo ha proiettato un breve filmato in cui si vedeva lui intento a bruciare le bobine dei film natalizi con una scritta in sovraimpressione: “Mi dichiaro obiettore di coscienza e comunico che in questo cinema non saranno trasmessi cinepanettoni”. Il pubblico in sala, dopo aver capito che non si trattava di uno scherzo, ha iniziato a protestare vivacemente e la situazione è andata presto fuori controllo, tanto che Biondini ha dovuto chiamare le forze dell’ordine. All’arrivo delle unità cinefile, Iccico ha preso in ostaggio alcuni spettatori e si è chiuso nella sua cabina, assediato dai poliziotti e dal pubblico inferocito.
Quando ormai il finale drammatico sembrava inevitabile, Alfredo è riuscito a scongiurarlo salvandosi in zona Cesaroni: per fortuna ogni anno conserva spezzoni dei cinepanettoni della stagione, che ripone con cura in un bidone per poi pisciarci sopra alla fine delle feste natalizie. Lavorando febbrilmente, Iccico è riuscito a ricucire alla meno peggio gli spezzoni, realizzando un lungometraggio che ha chiamato Natale in prrrovincia, una raccolta delle migliori flatulenze della carriera di Massimo Boldi e dei suoi sodali. Ha proiettato quindi la sua opera, riuscendo a placare la sete di sangue degli spettatori imbufaliti: malgrado la pellicola fosse un po’ ingiallita, il film ha ottenuto un successo insperato. Biondini è stato costretto ad annunciare repliche fino alla Befana e le sale cinematografiche di tutta Italia hanno chiesto con insistenza di poter avere copie dell’opera.
Ora Alfredo Iccico è diventato suo malgrado la nuova fulgida stella dello sfolgorante firmamento dei cinepanettoni, almeno finché non verrà accusato di molestie.
Andrea Michielotto