ROMA – La situazione politica italiana diventa sempre più intricata, ma in compenso quella internazionale sembra anche peggiore. Su entrambi i fronti si sta però imponendo la figura di Roberto Fico, esponente di spicco del MoVimento 5 stelle.
Dopo aver impresso una svolta decisiva alla vita pubblica nazionale presentandosi in autobus alla prima seduta del nuovo Parlamento, il Presidente della Camera sta portando una ventata di purezza francescana anche sul più complicato fronte di guerra, la Siria. L’esponente pentastellato ha infatti annunciato che l’Italia appoggerà pienamente l’intervento della NATO, purché questo si svolga a piedi.
Le truppe alleate dovranno arrivare ai confini della Siria con i mezzi pubblici, obliterando regolarmente i biglietti, per poi proseguire a piedi fino ai punti caldi. A chi obietta che è difficile muoversi a piedi nel deserto e chiede almeno di poter usare i cammelli, Fico ribatte deciso: “Queste sono le vecchie logiche della NATO, ora al massimo possiamo ammettere i dromedari, così restituiremo metà delle gobbe”.
I soldati poi avranno a disposizione una dotazione minimale. Potranno eventualmente acquistare beni di prima necessità direttamente in Siria, avendo cura di conservare gli scontrini e rendicontare tutto sul sito del MoVimento, messo a disposizione per l’occasione: “Questa missione non peserà sulle tasche dei cittadini né ora né in futuro, perché taglieremo anche i vitalizi ai reduci”.
Dopo giornate febbrili di mediazione, la proposta di Fico ha ottenuto anche il sostegno decisivo della Lega, dopo che è stata accolta una modifica voluta fortemente da Matteo Salvini: “Va bene l’invasione a piedi, ma si potrà usare almeno qualche ruspa!”
Luciano Picchi & Andrea Michielotto