BRUXELLES – Se la Lega al governo ha le idee chiare su come affrontare l’emergenza immigrazione, anche l’Europa ha in serbo un piano per alcuni rifugiati politici particolari. Proprio in queste ore, infatti, il Parlamento Europeo ha approvato una legge in favore di tutti gli italiani in fuga dalle cazzate di Salvini, per i quali è stato istituito il diritto di asilo politico. “Sì certo, daremo conto anche di altri scenari ugualmente pericolosi e umilianti” – hanno dichiarato alcuni Stati Membri dopo aver visto una foto della Siria – “Sappiamo che ci sono situazioni più drammatiche, ma dobbiamo tenere conto dell’umiliante scenario in cui vivono molti italiani, soprattutto in questi giorni, in cui il governo ha annunciato che il suo primo disegno di legge avrà lo scopo di introdurre il reato di buon senso“.
Per formalizzare la richiesta di asilo è necessario fare domanda di protezione internazionale verbalizzando un documento che si chiama C3 e che viene fornito da funzionari di polizia laureati con un vecchio corso su L’Intrepido. Il documento contiene domande sui dati personali come nome, cognome e cosa hai votato alle ultime elezioni. Qualche domanda sul perché vuoi fuggire dal tuo Paese, come hai viaggiato e quali Paesi hai visitato, oltre alle roccaforti rosse, prima di votare Partito Democratico.
In determinate circostanze chi richiede asilo può essere trattenuto in Centri di Identificazione per diverse ragioni: crimini contro l’umanità, reati inerenti agli stupefacenti e atti di fiducia verso Walter Veltroni.
In redazione sono già arrivate le prime segnalazioni di persone che si sono improvvisamente scoperte rifugiati politici. Alcuni studenti Erasmus momentaneamente residenti in città italiane sono tornati nella loro nazione di provenienza: “I nostri genitori non si sentono più tranquilli a farci studiare in un paese in mano a due diplomati al Classico!”
La reazione di Salvini non si è fatta attendere: “Spero vadano almeno a rubare il lavoro agli immigrati. Sono un papà, non porto rancore per coloro che faranno questa scelta, a loro dico che gli italiani saranno ben lieti di accoglierli nuovamente, potendoli persino aiutare a casa nostra“.
Mattia F. Pappalardo