Via dalla Povertà (Celestopoli) – Dopo l’annuncio del vice-Premier Di Maio sull’abbattimento della povertà ormai ogni italiano aspetta con trepidazione la fine della sua condizione di indigente. Molti hanno già iniziato a prenotare vacanze per luoghi paradisiaci, a comprare robe tecnologiche completamente inutili o ad aprire conti in Svizzera pur possedendo magari solo gli indumenti che si portano addosso, ma l’entusiasmo in questo momento la fa da padrone. Ogni settore però ha il suo business e anche la povertà non è da meno: lo sa bene l’associazione Caritas italiana, dove le code per un pasto caldo erano sempre lunghe e costanti e che ora vede il proprio settore fallire miseramente.
“Molto probabilmente gli italiani si sentono già meno poveri,” ci dice Pia Cortese, una delle responsabili della mensa della Caritas a Roma “ le file si sono dimezzate, e quelli che vengono hanno iniziato anche a pretendere un accompagnamento di vino dedicato a tutte le pietanze. Un ragazzo riccioluto sulla quarantina una volta ha persino preteso di assaggiare tutti i piatti e poi ha dato i voti ad ognuno di essi, diceva che con il suo voto avrebbe potuto confermare o ribaltare il risultato. Ancora ci stiamo chiedendo cosa cazzo volesse dire. La situazione è tragica e, a quanto pare, in molti dicono che per Aprile nessuno si siederà più a mangiare da noi, siamo vicini al fallimento. Dannata manovra. Dannato governo giallo-verde“.