Leopolda (PD). La kermesse politica ideata dall’ex premier ed ex segretario del Pd Matteo Renzi a tema Ritorno al futuro presentata alla Leopolda si è rivelata un boomerang per l’intero Partito Democratico. Solo pochi fedelissimi erano, infatti, a conoscenza del vero e torbido progetto dell’ex sindaco di Firenze, deciso finalmente a scrollarsi di dosso tutte le annose insinuazioni sul suo ‘non essere di sinistra’. Portare la DeLorean del dottor Emmett Lathrop Brown da Hill Valley alla Leopolda è stato l’ultimo tassello del suo piano: andare indietro nel tempo e riportare un vero leader di sinistra. “Solo così – dice Matteo ai suoi – riconquisteremo il cuore dei nostri ex-elettori“. Ma purtroppo qualcosa è andato storto facendo inorridire più volte i presenti in sala tanto da spingere il partito a perdere pure il Trentino
Renzi per questo ambiziosissimo viaggio nel tempo ha deciso di portare con sé l’attuale, presunto, leader del PD, Martina, salutato alla partenza con gli onori che merita un iscritto al PD, con il quale ha proferito parole di grande responsabilità: “Torneremo indietro nel tempo per riportare l’uomo che ha riunito le piazze!” “Vi riporteremo Mino Reitano“, ha confermato un emozionato Martina, istintivamente corretto da Renzi “Bischero, io pensavo a Berlinguer!” per poi riprendersi subito il suo pubblico grazie ad una delle sue uscite proverbiali uscite da ggiovane “Perdonatelo, Martina è la nostra quota Toninelli, come direbbe Fedez“
Ci sono voluti ben tre viaggi indietro nel tempo per portare a casa un risultato concreto perché purtroppo Martina continuava ad aprire il finestrino durante l’escursione temporale, ma ecco un breve report:
Tentativo n.1
Martina: “Dati impostati, flusso canalizzatore carico, docufilm di Veltroni preso“
Renzi: “Si parte, grullo, hai scelto un bel giorno?“
M. : “Siiiii, 7 giugno 1984 la data del suo discorso storico. Lo prendiamo e le sue parole accenderanno la Leopolda. Torniamo al 40% Matteo!“
Giunti a Padova in quella data ormai remota, i due riescono a prelevare Berlinguer direttamente dall’albergo riuscendo a sottrarlo poco prima di giungere in quella piazza gremita, ma una volta tornati trionfanti sul palco della Leopolda, nessuno usciva dalla portiera.”Enrico! Enrico vieni! Ovvìa, non fare il timido, adesso!” continuava ad urlare Renzi
Martina:”Ma questi sono politici di una volta, aspettano che gli apri lo sportello, mica esce da solo come una spogliarellista“
Ma appena Renzi apre la portiera, la salma di Berlinguer cade rannicchiata al suolo, raggelando il pubblico carico di commozione
Renzi:”Martina ma che cazzo hai fatto?“
M.: “Diceva che gli mancava l’aria e gli ho fatto aprire il finestrino“
R.: “No, allora sei due volte coglione! A parte che la prima regola dei viaggi nel tempo è ‘Non aprire mai il finestrino!‘ ma cazzo, hai impostato il giorno che gli è preso il colpo!“
M.: “Ma io te l’ho detto di ripassare, sennò che l’ho portato a fare il dvd di Veltroni? Ma tu no, ascoltiamo Renga, e poi non potevi dirmelo tu?“
R. :”Ma io mica sono comunista!“
Tentativo n.2
R. :”Ok, si riparte, Marty”
M. :”Martina“
R.: “Manco ‘Ritorno al futuro’ hai visto, ma dove cazzo ti ho trovato?“
M. “Data impostata, flusso ok, docufilm di Veltroni: basta premere Play“
R.: “Ora non fare cazzate, bisogna trovare un momento in cui la sinistra faceva tremare i potenti“
M.: “Ci penso io, dammi solo 2 euro per un giornale“
R. :”Ma in quest’epoca si usano le lire!“
M. “Ma già siamo usciti dall’euro?“
R. :”Maremma maiala, non ti voglio sentire!“
Ma ritornati alla Leopolda, stavolta con maggior cautela, purtroppo è arrivata un’altra amara sorpresa: Martina ha aperto il bagagliaio dell’auto e ha mostrato Aldo Moro alla platea già sconvolta dall’episodio precedente, scatenando scene di panico.
Renzi: “Rimettilo dentro!!! Rimettilo dentro!!!“
Martina:”Ma io…”
R.: “Ma quando dicevo la sinistra faceva paura, intendevo politicamente, ma come cazzo ho fatto a lasciarti il PD? Presto! Torniamo alla DeLorean!!!“
M. “Come Together“
R. :”Che cazzo stai dicendo? E poi quando hai preso questi pantaloni a zampa d’elefante?E perché somigli a George Harrison?”
M.: “Yesterday ,all my trouble seems so far away“
R. “Maiala forcarola, ancora??? Il finestrino è la prima regola!!!!!“
M.: “Ma dovevo vuotare il posacenere“
R.: “Capisci che devo riconquistare i voti del PD con te alla guida? Devo intercettare le loro esigenze“
M.: “All you need is love“
R.: “Ripartiamo subito, prima che ti batto con la roncola“
Tentativo n.3
M. “Data impostata, flusso in riserva, audio-libro di Veltroni preso, il dvd che hai lanciato fuori dall’auto me lo ricompri, vero?“
R. :”Si, se non fai figure di merda fino a Natale te lo regalo, piuttosto, guarda, in questo congresso ci sono Spadolini, Berlinguer e Craxi“
M.:”Obladì!“
R.:”Ascolta, Baronetto, m’è venuta un’idea ganza. Se prendiamo Berlinguer, è bravo per carità, ci schiatta troppo presto, già Spadolini, che la pensa come me ci campa un po’ di più, ma con il suo peso non raggiungeremmo mai le 88 miglia/h, e potremmo rimanere intrappolati per sempre nel passato; certo potrei approfittarne per dare gli schiaffi a Salvini che non ha mai preso da piccolo, mai io l’ho promesso a quei cinquecento radical chic della Leopolda, glielo devo. A questo punto ci rimane solo Craxi, ci campa più di tutti gli altri e poi si sa che i socialisti in fondo sono un po’ comunisti, un po’ come il blues e il trash metal e poi basta farlo affacciare che la gente gli tira i soldi“
Martina, convinto anche dall’acido lisergico, ha accettato con un sorriso. Ma questa volta l’ormai sconvolta e inorridita platea della Leopolda alla loro apparizione è montata su tutte le furie, iniziando a fischiare e scagliare oggetti contro i democratici viaggiatori del tempo alla vista di Craxi, e anche lo stesso Craxi ci è rimasto molto male quando ha visto come è invecchiata Cicciolina.
A quel punto Renzi ha deciso di mandare, per l’ultima volta, Martina indietro nel tempo, stavolta da solo, e unicamente con lo scopo di farlo rimanere intrappolato nel passato, in modo da cancellarlo per sempre dalla memoria della sinistra, anche se già, ammette Renzi, lo stava facendo benissimo.
(Vittorio Lattanzi – Pietro Diomede)