Dopo aver assistito alle performance televisive di Monti e Berlusconi che in un’allegoria particolarmente riuscita del loro rapporto con gli elettori hanno accarezzato dei cani in diretta, Beppe Grillo ha mandato a fanculo in streaming il labrador dei suoi vicini. Pallino, questo il nome del cane, dopo l’insulto è stato apostrofato da Grillo come “Pallista” nomignolo poi subito ripreso dai frequentatori del suo sito e rimbalzato nella “blogosfera” qualsiasi cosa questo significhi. Ora c’è attesa per il prossimo monologo di Travaglio a Servizio Pubblico che potrebbe svelare le ombre nel passato di Pallino, indiscrezioni parlano di prove inconfutabili della partecipazione del labrador agli incontri del gruppo Bilderberg e di foto che lo ritraggono mentre non fa la raccolta differenziata. Nel frattempo i grillini hanno lanciato la campagna “Fuori Pallino dal parlamento” un’iniziativa che ha buone speranze di successo visto che il cane in tutta la sua vita non si è mai allontanato dal giardino della villa dove vivono i suoi padroni e ignora il concetto di “democrazia parlamentare”.
@quitthedoner