Città del Vaticano – Durante un’assemblea dei cardinali, Papa Francesco si era detto amareggiato di come nella società di oggi si siano disgregati tutti i valori del Cristianesimo, ed aveva riferito la sua intenzione di sostenere una nuova missione cattolica ricorrendo alla chirurgia estetica. “Se l’unica cosa che conta è apparire, allora un messaggio può arrivarci da Gesù: venuto tra noi con una bella capigliatura, per dirci che il Padre ci ama e che è bene curare il prossimo nostro come la nostra chioma“.
Il Pontefice aveva stupito tutti annunciando la decisione di sottoporsi a un trapianto di capelli presso una clinica turca: “Mi sono deciso dopo aver visto un’immagine di Gesù pubblicata sulla Torre di Guardia, un perfetto Norwood 0 (la Scala Norwood con valori da 0 a 7 individua il grado di calvizie NdR) con una stupenda capigliatura”. “Bisogna seguire Gesù anche nella sua acconciatura”, aveva chiosato il Papa.
Bergoglio, il cui nick sul forum BelliCapelli è “Il Calvo Padre”, ha raccontato passo dopo passo la sua esperienza ad Ankara presso la clinica del dott. Yhldio Khan, dalla prima visita tricologica fino al trapianto, il tutto corredato da fotografie per testimoniare i risultati. Ecco il report aperto dal Papa sul forum in questione.
Ciao a tutti,
sono “Il Calvo Padre”, apro anche io il mio report, mi pare di capire che siamo in tanti in questo periodo di Quaresima.
Ho aperto una mia cartella ma forse non occorre presentarmi, mi chiamo Jorge, ho 82 anni (quasi 83), sono argentino, vivo e lavoro al Vaticano con successo ormai da qualche anno.
La mia situazione di partenza non era affatto male. Ho cominciato a notare che sarei stato affetto da AGA intorno ai 29 anni, lì è iniziato il mio calvario (no Signore, è solo un modo di dire).
Poi le cose sono precipitate, forse per lo stress di voler scalare professionalmente la mia ricca azienda, così ho sperimentato effluvio, miniaturizzazione ecc. fino a diventare un Norwood 5.
Dopo molti anni di preghiere, continuavo a perdere capelli e fedeli, mentre Ratzinger conservava intatta la sua hairline. Decido quindi di intervenire e fisso la data del trapianto con il mitico Yhldio Khan, non prima di aver sostenuto una visita con lui presso il suo studio.
In questa occasione il chirurgo mi ha anche prescritto Finasteride, l’unico farmaco che favorisce la ricrescita dei capelli ma che può provocare anche importanti effetti collaterali, come calo della libido e problemi di erezione. Tutte cose che a me, a dire il vero, non interessano da anni. Piuttosto mi è venuto in mente che in questo modo si potrebbe risolvere la piaga degli abusi sessuali nella Chiesa: imbottire i preti di Finasteride! Perché non ci ho pensato prima? Avremmo preti capelloni e bambini al sicuro!
Ma passiamo al report dell’operazione. Lunedì arrivo ad Ankara, all’aeroporto mi attende un collaboratore della clinica con un cartello con scritto ‘Papa’. Si va alla clinica, veramente moderna, pulita e curata in ogni dettaglio. Cominciano le procedure: prima cosa il pagamento. Così ho staccato un assegno dello Ior di 6.000 euro (ah grazie per il vostro 8×1000!) poi foto, analisi del sangue e ecg, compilazione dei moduli pre-intervento e finalmente l’incontro con Yhldio Khan.
Abbiamo discusso delle varie possibilità in relazione alla capacità della mia donor, valutata in 8000 graft, neanche male dai 😉 Mi dicono che, essendo io il rappresentante di Dio in Terra, potrebbero anche spuntarmi dei capelli in punti in cui non sono stati trapiantati. Mi ha così mostrato alcune foto di Gesù Cristo prese da diverse pubblicazioni come Tricologia 2000 d.C., La Torre di Guardia e la nuova Bibbia Treccani.
Dopo aver preso congiuntamente la decisione di impiantare 5000 graft, Khan disegna una bella hairline ispirata al Cristo di Mel Gibson, poi si scende alla sala taglio capelli.
Che dire della clinica? Ho trovato il personale fantastico! Non ci sono parole per spiegare la positività e la tranquillità che infondono tutti membri dello staff che è composto per lo più da ragazze molto belle, ma le ho guardate giusto un attimo perché la Finasteride stava già facendo effetto.
Le due giornate di intervento si sono svolte in maniera identica: appuntamento alla clinica alle 7, si indossa una specie di pigiama con delle maniche che strizzano l’occhio alla sacra tunica di Treviri, si scelgono un paio di film da guardare durante l’operazione (io per restare in tema ho scelto ‘Hair’ e ‘Anna dai capelli rossi’) e poi si comincia: l’anestesia sono una serie di punture dolorose sulla testa, ma sopportabili, mi sono valse come eventuale redenzione per qualche peccato. Poi si passa all’estrazione delle graft e si arriva alla pausa pranzo.
Reduce dalla seconda giornata di intervento, la sera mi sono riposato in albergo. Anche se non era prescritto, per favorire la cicatrizzazione ho poggiato il rosario sopra la testa fasciata. Alla fine il numero di grafts impiantate è stato di 4829. La notte è passata tranquilla ed il giorno seguente, dopo i controlli, sono ripartito alla volta dell’Italia. Nei prossimi giorni cercherò di copiare un vecchio discorso per il congresso eucaristico così da avere più tempo per postare altre foto.
Mi attendono quindi questi primi mesi difficili, dove dovrò pazientare tenendo sempre le dita incrociate. Nel frattempo continuerò a trattare tutta la restante parte (mid e vertex) con Finasteride sperando di vedere risultati.
Pregate per me. Non vedo l’ora di spostarmi i capelli davanti agli occhi durante l’Angelus! 🙂
Mattia Pappalardo e Eddie Settembrini