Social Network – Prosegue lo scontro che vede i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini duellare a colpi di ponderate analisi contrapposte e proposte legislative di ampio respiro. La recente reciproca decisione di non seguirsi più su Instagram aveva indotto giornalisti, politologi e tecnici a chiedersi quali sarebbero state le conseguenze a lungo termine di questa scelta sul Pil, sull’assetto istituzionale e sullo scenario internazionale. Ma una nuova audace mossa del leader pentastellato sembra modificare le sorti di questa elegantissima partita a scacchi: Di Maio ha infatti annunciato via Facebook di avere bloccato l’account di Salvini su Tinder.
Nel lungo post pubblicato ieri sera il vicepremier elenca gli episodi che hanno portato all’ennesimo strappo istituzionale, ma oltre alla lucidissima disanima politica traspare anche una certa malinconia per qualcosa che si è rotto per sempre tra i due:
“Quando abbiamo scritto insieme il contratto di governo io e Matteo avevamo una grande intesa e l’entusiasmo delle prime volte. Il patto era chiaro: un rapporto aperto nel quale entrambi potevamo frequentare anche altre persone. Non mi arrabbiavo mai, neanche quando venivo a sapere che si incontrava con il suo ex, Silvio Berlusconi, anche perché io stesso non volevo rinunciare al mio trombamico, Alessando Di Battista. Il sesso poi, all’inizio era fantastico, ricordo ancora con piacere tutte le volte che me lo ha messo nel culo: dal caso Diciotti con la relativa richiesta di immunità parlamentare, alle alleanze locali con la destra berlusconiana, dalle inutili leggi bandiera su migranti, legittima difesa e flat tax ai continui attacchi alla Raggi. È vero, questo rapporto ha fatto perdere al M5S metà dei suoi elettori, ma finché c’era la passione non mi importava di niente altro, nemmeno di mandare il mio partito a puttane. Adesso però il culo comincia a bruciarmi un po’ troppo e quando Matteo mi ha proposto una cosa a tre con un imprenditore in odore di mafia, ho capito che la nostra storia non portava da nessuna parte, perciò ho deciso di bloccare il suo profilo su Tinder“.
La replica dell’altro vicepremier non si è fatta attendere e sempre ieri sera Salvini ha pubblicato una piccata risposta, che però sembra pervasa anche da una punta di gelosia: “Luigi non vuole più frequentarmi? Me ne farò una ragione, ora che la Lega è oltre il 30% ho una fila di pretendenti che non finisce più, disposti a leccarmi il culo, al sesso anale e a ogni altra perversione pur di salire sul carro del vincitore“.
Come spesso accade in questi casi però, la notte sembra avere ridimensionato lo scontro e questa mattina entrambi i vicepremier hanno precisato che non ci saranno comunque ripercussioni sull’alleanza. Dalle pagine di ‘Chi‘ Di Maio assicura che “l’azione del Governo del cambiamento proseguirà senza intoppi su Twitter“, mentre Salvini, dal forum pubblico di Secret Escapes apre all’ipotesi di un incontro chiarificatore: “Sono pronto a bere un caffè con Luigi su Facebook; molte cose ci dividono, ma non dobbiamo dimenticare la scintilla che ci ha spinto a stare assieme per oltre un anno: la volontà di prendere e mantenere il potere ad ogni costo, fottendocene della coerenza, dei nostri elettori e dell’intero Paese“.
Gianni Zoccheddu