ROMA – È stato uno dei più famosi doppiatori del pupazzo Five, simbolo di Canale 5 ben prima dei transessuali obesi di Barbara D’Urso. Stiamo parlando di Marco Columbro, presentatore che furoreggiò alla fine del secolo scorso e che, dopo un periodo di relativo anonimato, oggi torna a far parlare di sé, soprattutto nei reparti di neuropsichiatria. Lo abbiamo intervistato in esclusiva.
Columbro, lei per tutti gli anni Novanta, è stato uno dei conduttori più apprezzati della televisione italiana, salvo poi sparire improvvisamente dal piccolo schermo in seguito all’ictus che lo ha colpito nel 2003.
“Sì, quell’evento può essere considerato un vero spartiacque della mia vita. Perché? Non ne ho idea, d’altronde ho avuto un ictus”
Dopo quell’episodio, lei ha detto di aver bussato a tutte le porte invano per cinque anni, finché…
“Finché me ne sono fatto una ragione. Il ciclo della vita è fatto di cambiamenti, e sono allora passato alle televendite di climatizzatori e bombe a mano. Da presentatore adorato dalle donne e dai feticisti dei baffi, sono improvvisamente diventato un ricordo sbiadito capace di destare l’attenzione solo dei più anziani, gli stessi che continuano a rimpiangere una televisione che oggi non esiste più: il Grundig a valvoloni radioattivi con cui sono cresciuti”
Su di lei è partita anche una serie di allusioni sulla precaria situazione economica, specie dopo la vendita della sua villa all’immobiliare gestita da Silvio Berlusconi. C’è qualcuno che, addirittura, insinua che lei abbia contratto pesanti debiti dopo aver giocato in coppia con Lorella Cuccarini a Briscola Parlata contro la mafia russa e aver perso rovinosamente…
“Io in difficoltà? Io con problemi di soldi? Sciocchezze. Aprire la bocca è facile, connettere bocca e cervello è più difficile, e lo dico con cognizione di causa. Non ne voglio parlare. Posso dire solo che vivo ancora nella villa che sta di fronte ad Alba Parietti e che Berlusconi è la persona più generosa che conosca. L’unica cosa che mi ha chiesto, è di venire ogni tanto la sera, da me, e di usare il mio telescopio acquattato dietro la tenda. Credo guardi le costellazioni”
E’ vero che il suo rapporto con Berlusconi è sempre stato speciale?
“Ho lavorato vent’anni nelle sue televisioni. Ero un giorno sì e uno no a casa sua coi girati di puntata: mi sentivo a mio agio, conoscevo tutti a casa sua, figli, moglie, il giardiniere, le guardie di Finanza, i mafiosi. Ero di famiglia”
Nel periodo in cui è sparito, di cosa si è occupato?
“Principalmente di una locanda in Toscana, in Val d’Orcia, con 18 ettari di bosco e ospiti tutti affascinati dal silenzio. Soprattutto dal mio. Inoltre, ho scritto un libro in cui espongo i frutti della mia quarantennale ricerca spirituale, supportata da grande apertura mentale, curiosità, e cisterne di vino novello”
Grazie a una continua attività di studio, lei a che conclusioni è arrivato?
“Vedete, la morte non esiste. Alla fine è solo il corpo che muore. Certo, l’intero organismo collassa in mezzo ad atroci dolori, ma lo spirito continua a vivere, qui e là nell’arietta fresca”
Come fa a esserne così certo?
“Grazie all’ipnosi regressiva, ho scoperto che mi sono reincarnato due volte. Prima sono stato un cavaliere templare, che è poi diventato monaco benedettino”
Questo prima di Paperissima.
“Sì. E nella seconda vita sono stato un medico di famiglia di Teramo”
Molto bene.
“Vede noi dobbiamo risvegliarci dal sonnambulismo che ci hanno indotto migliaia di anni fa le religioni e SuperQuark. E’ un tipo di mentalità scientista che ti porta a pensare solo con la testa, non col cuore. Il cuore dove lo mettiamo, eh? Sa che hanno scoperto che anche il cuore ha dei neuroni?”
Quali sono le fonti di questo studio?
“Tua nonna”
Il suo incontro con la spiritualità?
“Una fidanzata, nel ’79. Una sera, mentre eravamo in riva al lago, mi disse che non poteva stare con me, però solo in questa vita, nella prossima sì. Allora mi sono seduto per terra e mi sono messo ad aspettare che morisse, studiando le vie della reincarnazione. Lei oggi è felicemente sposata e ha anche avuto un flirt con Nicola Berti”
Non è che in tv le fanno ostracismo perché sostiene argomenti controversi?
“Non m’interessa chi non studia e poi mi dà del pazzo. Il mio motto è: chi crede non conosce, chi conosce non ha bisogno di credere. O una cosa del genere, sono un po’ stanco”
Programmi per il futuro?
“Reincarnarmi in un presentatore senza problemi psichiatrici”
La ringraziamo per la sua disponibilità.
“Grazie a lei. Mi lasci solo concludere dicendo che gli Ufo esistono e che presto ci lanceranno un messaggio sotto forma di bombe nucleari”.
Stefano Pisani