Lampedusa (AG) – Fa scalpore il dietrofront del presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni sul tema migranti. Chi la dipingeva come una leader astuta e cinica capace di sfruttare drammi e tragedie a fini elettorali dovrà ricredersi, perché con le sue ultime dichiarazioni la Meloni ha dimostrato di avere un grande cuore e una insospettabile umanità: “Ormai che i migranti sono sbarcati a Lampedusa, affondare la Sea Watch 3 sarebbe inutile, anzi persino inumano”.
A spiegare i motivi di una inversione di rotta così netta e repentina è la stessa Meloni, che incalzata dai giornalisti ha svelato il lato più tenero di sé: “Trovo profondamente ingiusto che delle povere innocenti imbarcazioni debbano pagare le colpe dei criminali che le sfruttano. Sarebbe come sopprimere un cucciolo indifeso, solo perché qualche zecca ha preso casa nel suo manto – ha dichiarato visibilmente commossa, quasi in lacrime – I valori cristiani che rappresento come leader politico, ma soprattutto come persona, sono valori di comprensione e solidarietà verso tutte le imbarcazioni del mondo: grandi e piccole, bianche e nere, di mare o d’acqua dolce”.
Sembra dunque imminente una svolta antirazzista e antixenofoba nel partito della Meloni, anche perché alle sue parole è seguita subito una proposta di legge del senatore di FdI Benito Hitler che, prendendo spunto dalla similitudine con il cane, chiede lo stanziamento di 100 milioni di euro per la disinfestazione delle imbarcazioni in acque internazionali: “Non vogliamo soldi dall’Europa, è la nostra stessa dignità a imporci di aiutare chi è in difficoltà. Pochi fusti di gas nervino potrebbero salvare decine e decine di natanti e dar loro l’opportunità, una volta ripuliti, di approdare al sicuro in Italia, essere accolti in porto e magari un giorno rifarsi una vita come yacht per magnati russi o come imbarcazioni per il traffico di droga”.
Il discorso di Giorgia Meloni pare avere fatto breccia anche nel cuore di Matteo Salvini, che su Facebook si dice in sintonia con la leader: “Ha ragione la Meloni, dobbiamo assolutamente difendere i diritti dei barconi, anche attraverso la prevenzione, impedendo ai migranti di salirvi a bordo prima che siano morti nei lager libici. #primainatanti”.
Gianni Zoccheddu