Rimini (RN) – Ha causato stupore e incredulità ciò che si è verificato stamattina in un bar del celebre capoluogo romagnolo, luogo passato alla storia del cinema per una serie di film strepitosi con Jerry Calà che, alla recente Mostra del Cinema di Venezia, sono stati catalogati come ‘robaccia putrescente immonda‘ e custoditi nel cassonetto dell’umido più puzzolente della laguna.
Francesco Conticini, studente di venti anni, videomaker amatoriale, appassionato di numismatica e collezionista di preziosi trovati nelle case altrui, non immaginava assolutamente la svolta che stava per prendere la sua vita. Infatti, recatosi come di consueto nel bar ‘Dallo Zozzone: solo tazzine non lavate (dal 1949)‘, aveva deciso di concedersi un piccolo premio dopo l’intensa mattinata di studio: un lecca lecca.
Il ragazzo, dopo aver acquistato il suo Chupa Chups al limone, ha tentato senza indugio di rimuovere l’ostico involucro che avvolgeva il lecca lecca che, ricordiamo, è così difficile da aprire da essere la terza causa di bestemmie dopo i colpi di mignolo sugli spigoli e l’ascolto dei discorsi di Pillon. Infatti da anni, onde evitare parolacce nei pressi dei luoghi di culto, la vendita dei Chupa Chups è stata vietata, per decreto papale del 1821, in tutti i bar parrocchiali del pianeta, fatta eccezione per quelli veneti dove viene invece dato come resto al posto dei centesimi.
L’esperto barista ha osservato piuttosto divertito l’ingenuo e presuntuoso ragazzo armeggiare con il lecca lecca senza richiedere, come sempre accade in queste situazioni, qualcosa che potesse aiutarlo nella difficile operazione quale un’arma da taglio, delle tronchesi o una motosega.
Alcuni dei presenti, con prole al seguito, intanto provvedevano a chiudere le orecchie ai bambini in vista della catastrofe. In fondo alcuni anziani intonavano degli ‘Ave Maria’ aumentando sempre più il tono della voce, sperando di poter coprire gli epiteti coloriti che si sarebbero scatenati da lì a poco. Intanto i beoni assistevano soddisfatti alla situazione pronti ad imparare nuove bestemmie colorite, da utilizzare poi nelle loro partite di briscola col morto.
Ma, tra la sorpresa generale, il ragazzo dopo qualche minuto di elaborate manovre, compiva il miracolo e liberava il proprio Chupa Chups senza nominare il nome di Dio invano nemmeno una volta. Il caso volle che nel locale fosse presente un talent scout del Vaticano che, al grido di “Tu hai il V-Factor“, ha deciso seduta stante di nominare il ragazzo Cardinale di San Marino.
Tambug & Davide Paolino