(Pontecorvo di Scafati) In una Italia sempre più carente di idee imprenditoriali e novità nel settore innovazione, forse c’è un barlume di speranza. Un esempio ci viene da Pontecorvo di Scafati, un paesino di provincia dove è così difficile avere una relazione sessuale che gli uomini prenotano visite dall’androloga ma non per problemi di salute; inoltre è recente il rinvenimento di un fossile di preservativo usato duemila anni fa. La novità proveniente da questa cittadina riguarda il mondo della danza. È stata aperta, infatti, una singolare attività commerciale: la prima scuola di salsa cubana dove prima si scopa e poi si impara a ballare.
Siamo consapevoli di come il noto ballo di coppia, la salsa cubana (o portoricana, che dev’essere un paesino limitrofo) sia sempre stato un forte attrattore per uomini con difficoltà nelle relazioni sociali votate alla spendibilità sessuale. Ricordiamo come la salsa, il ritmo nato a Cuba, affondi le radici in luoghi dove i porti non erano ancora chiusi e i ritmi africani degli schiavi ebbero modo di fondersi con le tradizioni musicali europee. Tale fusione generò un particolare significato culturale per il ballo. Il disegnatore Sanabria, da non confondere con Marco Damilano, diede un’unica denominazione al tipo di musica per evitare confusione. Scelse il termine Salsa, per il quale si animavano le band all’insegna della carica sessuale e dell’energia ritmica. Fondendo musica e ballo si ebbe così una struttura determinata: introduzione, fase melodica, fase ritmica e accoppiamento finale.
Tuttavia, mentre a Cuba il ballo era caratterizzato da forte energia profusa da persone sessualmente soddisfatte, dalle nostre parti sono state ribaltate le sue funzioni, diventando un ballo per avvicinarsi alla fauna femminile. La salsa cubana prevede infatti una figura maschile a condurre i movimenti e una figura femminile che accetta di farsi condurre, come nei migliori Harmony.
Tornando ad oggi, sulla scorta della storicità del ballo, la nuova scuola di salsa cubana si chiama “El Borrio Night”, fondata da Nando Chiavarelli, insegnante di conga, salsa e bachata venerea. La scuola raccoglie la crescente domanda erotica, coniugando l’ancestrale energia cubana alla moderna spinta a cercare moglie e marito. Il Chiavarelli, che molti stentano a distinguere da Roberto Bolle, è uno dei pochi salseri ad aver calcato i migliori palcoscenici della Campania ottenendo onorificenze e premi come ad esempio il Caribe Assault, l’Ostrica d’Oro, la Sifilide e la Gonorrea.
Tra le prime testimonianze soddisfatte del particolare insegnamento, spicca quella di Carlos De Carforas, originario di Córdoba, trapiantato a Caserta: “Non vorrei restituire un’immagine diversa davanti alle telecamera, svolgo una vita normale e sono rispettato nel mio ambito professionale. Tuttavia, dopo diverse difficoltà a fare conoscenza con l’altro sesso, mi sono trovato davanti alla pubblicità di “El Borrio Night” e ne ho approfittato. Ho frequento molti corsi di ballo ma questo è esattamente ciò che cercavo da tempo”.
Il titolare Nando Chiavarelli, volto certamente conosciuto dai pazienti del centro per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, ha raccontato ai nostri microfoni delle difficoltà iniziali che ha dovuto affrontare il progetto. “Nella scuola sono presenti tre stanze da letto molto riservate, ho impiegato del tempo per convincere le donne che prima di poter ballare andava un po’ rotto il ghiaccio facendo del sesso col proprio partner”. “I primi giorni poi – continua il Chiavarelli – organizzarono davanti la mia attività una protesta”. Si trattava di un gruppo di escort e massaggiatrici cinesi che manifestarono al grido “Ci state rubando il lavoro”. Provvidenziale fu l’intervento della polizia a cui era stata promessa iscrizione e due lezioni gratuite di salsa.
Non possiamo sbilanciarci nel pronosticare il futuro di questo nuovo modo di fare impresa, ciò nonostante è facile constatare la buona volontà, in tutti i nuovi iscritti, ad impegnarsi sempre di più nella loro passione. La stessa passione che ha portato il Carforas a diventare nel giro di pochi giorni uno dei migliori allievi del paesino. Nei periodi in cui la scuola è chiusa, ha ammesso ai nostri microfoni, il Carforas si allena inflessibile anche da solo a casa. Non prima però di aver praticato, come vuole la didattica, una debita sessione di autoerotismo.
Mattia F. Pappalardo