Roma – Una sentenza che sta facendo discutere, quella pronunciata dalla Cassazione, che ha condannato un uomo divorziato ad andare ogni giorno dalla ex moglie per aprirle i barattoli di conserva. “Un handicap strutturale proprio del genere femminile – si legge nel dispositivo – che le rende necessaria una quotidiana assistenza per svolgere l’atto di aprire un contenitore sottovuoto”.
“Una sentenza assurda che non ha tenuto conto di alcuni elementi oggettivi – commenta l’uomo – la mia ex moglie è campionessa europea di sollevamento pesi, ha dei bicipiti che io non ho mai avuto, è in grado di frantumare un barattolo stringendolo tra due dita!”. “Non è una questione di prestanza fisica – ribatte l’avvocato della donna – la mia assistita è perfettamente in grado di sollevare un barattolo, ci mancherebbe, ma, al pari di tutte le altre donne, non riesce a compiere l’azione di svitamento”.
“La mia vita è diventata impossibile – continua l’uomo – faccio 45 chilometri al giorno solo per andare dalla mia ex. Lei, oltretutto, non fa nulla per facilitarmi la cosa. Ieri ha comprato addirittura il pane in barattolo! Ma dai, chi cazzo compra il pane in barattolo! Solo una stronza compra il pane in barattolo! Inoltre ora ho una nuova compagna, e ovviamente devo aprire anche i suoi barattoli. La mia vita si sta riducendo a questo: sono uno svitatore di barattoli full time”.
L’uomo ora ha dato vita a un’associazione no profit “Riprendiamoci la (s)vita” che riunisce tutti gli uomini interessati dal problema e che ha lo scopo di portare all’attenzione dell’opinione pubblica questo dramma silenzioso. “Intanto vogliamo convincere i produttori di barattoli a rilasciare insieme al prodotto anche un libretto di istruzioni, hai visto mai che basti questo. E poi vogliamo affrontare il problema anche da un punto di vista culturale; vogliamo che le donne per prime si convincano di essere in grado di svitare un tappo. Per questo la mia associazione organizza un vero e proprio corso, aperto a tutte le donne, e strutturato in lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche”.
Ecco la struttura del corso:
Teoria
– “Genesi e sviluppo del sottovuoto”
– “Il barattolo come metafora di autoconservazione”
– “Lo sapevi che il polso può ruotare?”
Laboratorio
– “Ssssstock! Impariamo a riconoscere il rumore del tappo che si solleva per l’ingresso dell’aria”
– “Distinguere tra destra e sinistra quando si svita qualcosa”
– “Il mio primo barattolo aperto” (prova finale)
Per iscriversi al corso basta andare sul sito dell’associazione e cliccare sul captcha “Non sono un uomo”.
Eddie Settembrini