Bondage (MN) – Quante volte vi sarà capitato di ricevere colorite richieste BSDM da perfetti sconosciuti nelle chat dei vostri social preferiti? Il web è un posto meraviglioso ed è pieno di schiavizzandi pronti a farsi umiliare e che inviano giornalmente centinaia di espliciti messaggi in copia nelle conversazioni private. Messaggi che, puntualmente, noi snobbiamo come se fossero eventi di beneficenza a teatro (di quelli che basta anche solo che compri il biglietto poi se non ci vai non fa niente), ma che non tutti, per fortuna, scelgono di ignorare.
Questo è quanto successo a Rebecca D. (nome di fantasia), giovane critica d’arpe e attivista per i diritti umani della bassa mantovana che, dopo essersi imbattuta in Andrea Maria (nome di fantasia e, ironia della sorte, anche nome vero di Rebecca D.) un trentaduenne operatore di call center che l’aveva contattata privatamente in chat, non solo non si è lasciata intimidire ma ha scelto di percorrere la strada più difficile, quella del dialogo per mostrargli anche l’altra faccia della condizione di schiavitù e che va oltre ai guinzagli e alle Ball Gag.
Rebecca ci confida di aver inizialmente agito seguendo un preciso metodo e ci mostra la conversazione con Andrea Maria (quello di fantasia), nel finale poi ha un po’ improvvisato visto che in questo periodo non ha la macchina:
A.M.: Ciao Dea, vorrei essere il tuo schiavo, ti va di essere la mia padrona severa e perversa, che ne pensi?
R.: Penso che se anche la schiavitù non è più ufficialmente legale in nessuna nazione del pianeta il traffico di esseri umani rimanga un grave problema internazionale.
A.M.: Si, ma io vorrei essere uno schiavo speciale… Puoi fare di me quello che vuoi, frustarmi, incatenarmi, calpestarmi, torturarmi, non troverai nessuno disposto ad umiliarsi come me.
R.: Veramente si stima che tra i 25 e i 40 milioni di persone si trovino attualmente ancora in uno stato di effettiva schiavitù e so esattamente cosa subiscano, sono iscritta a Amnesty!
A.M.: Ahhh… ho capito che tipa sei, sei perversa, dalla foto profilo vedo che ti piacciono i cani, vorresti mettermi il guinzaglio? E magari lanciarmi un cioccolatino in terra per poi schiacciarmelo con la tua scarpa col tacco e farmelo leccare da sotto la suola?
R.: A proposito di cioccolata, sai che nelle piantagioni di cacao dei paesi africani occidentali esiste una schiavitù sistematica che coinvolge interi villaggi, persino bambini di 8 anni per meno di 10 dollari al mese?
A.M.: Guarda io non lo faccio per soldi, ma se sei una di quelle che si eccita pagando fallo pure, da te mi farei comprare ad una tratta.
R.:Ah davvero… vorresti essere venduto come i bambini che vengono rapiti o acquistati da $ 20 a $ 70 in Benin e Togo, quindi resi in schiavitù per sesso o lavoro domestico in paesi ricchi di petrolio come la Nigeria e il Gabon per $ 350?
A.M.: No, ascolta, io volevo fare solo una porcata!
R.: E più porcata della schiavitù cosa può esserci? Lo sai? Non ti basta che ci siano 8000 schiavi sessuali religiosi solo nell’Africa occidentale?
A.M.: Davvero?
R.: Eccome! Vengono venduti da $ 3000 a $ 10.000. Incarcerati in una stanza dal loro proprietario per l’uso sadico suo e dei suoi amici, queste persone sopravvivono in media per circa due anni.
A.M.: Dio mio, è terribile, ma io non le so queste cose, lavoro in un call center!
R.: Ma allora sei proprio malato… ti piace proprio essere schiavizzato?!? Mi fai schifo!
A.M.: Veramente sì, ti ho scritto per questo, ma non incazzarti…
R.: Non dirmi cosa devo fare tu hai bisogno urgente di andare in biblioteca, ma subito proprio!
A.M.: Ma è chiusa!
R.: Che libri hai in casa?
A.M.: Aspè guardo… “Nottuttoèpedduto” biografia di Antonino Cannavacciuolo.
R.: Cristo!
A.M.: Poi ho la raccolta dei ‘Buongiorno’ di Gramellini Opera Omnia.
R.: Ma sei masochista proprio!!! Pervertito!!!
A.M.: Sto cercando di dirtelo dal primo messaggio!!!
R.: Taci, dài, prendi Cannavacciuolo, almeno ricorda un po’ il comandante Che Guevara grasso.
A.M.: Comandante?
R.: Che pianto… e non ti farebbe nemmeno male una proiezione sul Cile al circolo le Falci Martellate nella bassa Mantova, stasera alle 21.
A.M.: Mantova?
R.: Sì, ti aspetto sotto casa, vedi di essere puntuale!
A.M.: Ma io sono di Catanzaro!
R.: Allora parti, che sei in ritardo! Non è nulla in confronto alla strada che fanno le persone ridotte in schiavitù… e porta dei fiori!
A.M.: Come ti piacciono?
R.: Non sono per me ma contro al violenza sulle donne, e comunque che siano profumati!
A.M.: Obbedisco!
R.: Bravo, cominci a piacermi.
Lattanzi Vittorio