ROMA – Giorgia Meloni lancia un appello all’insegna del rispetto delle radici popolari nazionali ed europee a due settimane dal Natale. Stavolta, i nemici del presepe sono i gatti. «La nostra identità e le nostre tradizioni sono sotto attacco: ogni anno, i gatti demoliscono a zampate centinaia di presepi che adornano le case degli italiani veri. Per questo vi ripropongo il mio appello: facciamo insieme la rivoluzione del presepe e pijamo sti felini a calci in culo!».
Parole pronunciate durante un video di due minuti, postato sulla sua pagina Facebook, che la immortala mentre è in procinto di completare il suo presepe collocando le ultime pecorelle di fronte alla grotta della Natività e castrando a fucilate un soriano intento ad addentare la coda della stella cometa. «E m’è pure parso che ‘sto gatto stesse miagolando ‘Bella ciao’», chiosa la Meloni.
«Non si tratta di essere cristiani o no», dice la leader di Fratelli d’Italia, «certo, io sono Giorgia, sono una donna, sono italiana, sono cristiana, ma io credo nella laicità dello Stato perché me lo ha insegnato questo bambino che nasce, credo nella sacralità della vita perché me lo ha insegnato questo bambino che nasce, e nun penso proprio che ‘sto bambino che nasce deve fa’ a fine de ‘n bocconcino kitekat».
La Meloni, attualmente, è riuscita a superare Matteo Salvini ottenendo una percentuale di gradimento popolare superiore al 40%. «E’ il frutto di un lungo lavoro cominciato anni fa. Io sono Giorgia, sono una donna, sono cristiana, so’ tramontana, so’ zemaniana e anche gli italiani, evidentemente, lo sono» ha dichiarato la Meloni.
«Quest’anno ho deciso di fare il Presepe perché non lo fa più nessuno. L’ho deciso da quando nelle scuole si dice che offenderebbe le coscienze non cristiane. Ma mi chiedo: come fa un bambino che nasce in una mangiatoia a offendere qualcuno? Manco sa ancora parlà! E poi fatece caso che è finto! E ancora, tu, gatto malefico, manco cell’hai ‘na coscienza cristiana, allora che t’offenni a fa’, che vieni e me distruggi il presepe che io ho fatto con tanta cura cattolica apostolica cristiana?!» ha continuato la leader di Fratelli D’Italia. «Secondo me, la verità è che il gatto ce l’ha con il nostro concetto tradizionale di famiglia. Avete mai fatto caso al fatto che si vede sempre la mamma gatto coi piccoli… e basta? E er padre? Ndo sta er padre?? Glie piacerebbe al gatto, allora, de continua’ a sottrarsi alle sue responsabilità genitoriali e glie piacerebbe de sfascia’ questa sacra famiglia composta da un padre, una madre di 14 anni vergine e un bambino concepito chissà come, esattamente come una famiglia tradizionale» ha concluso la Meloni.
Stefano Pisani