Rovigo (Casso se me intrigo!) – Non è stata una giornata delle più semplici per Dimentico Scontrin, noto imprenditore del Polesine nel settore dell’amianto grattugiato. L’inizio era stato all’insegna della consuetudine, con il maltrattamento della sua domestica dell’est, ovvero di Porto Tolle, che rifiutava di farsi toccare il culo, e la riduzione di paga di tre operai del sud, ovvero di Copparo – “È sempre sotto il Po, ah!” – che pretendevano gli venissero pagati gli straordinari d’aprile; col passare delle ore però le cose si sono fatte via via più fastidiose, specie quando Scontrin si è trovato costretto a rifilare diverse mazzette a un paio di avidi finanzieri che avevano rilevato che la sua azienda non paga tasse dal 1741 – “È una gloriosa tradizione di famiglia, ah! Voi me dissanguate!”, esborso che si è ripetuto poco dopo, nel corso di una visita a sorpresa di un paio di esosi tecnici dell’Arpa che hanno evidenziato alcune criticità nei depuratori, suscitando la rabbia dell’imprenditore: “Come fate a dire che i depuratori sono irregolari se non ci sono? Voi mi imbrogliate, ah!”.
Scontrin sa bene che dopo una giornata del genere solo una persona può alleviare le sue tensioni: Monanka, ovvero la ricercatissima mistress del club sadomaso Paga e tasi, accessibile solo alle personalità più inserite del territorio. Ovvero a tutti tranne le mogli.
Monanka arriva dall’est vero, dalla Bulgaria, ma visto che in città è meglio non far sapere di essere immigrate, ha deciso di imparare il dialetto del posto e di cambiare nome in un più locale Ami Mepiaselvin, anche se spesso e volentieri i clienti più temerari, notando i suoi capelli biondi e i suoi occhi azzurri, le chiedono, con la promessa di un supplemento sulla tariffa, di far vivere loro una sofferenza esotica e di provare a imitare una ragazza dell’est prima di prenderli a scudisciate, al che lei, dopo aver finto un minuto di concentrazione, dichiara che per loro diventerà Monanka, la ragazza della Bulgaria, e giù di frustino!
Da circa tre mesi Monanka ha iniziato a frequentare la facoltà di Economia e Commercio a Verona e quel giorno quando sente suonare il campanello è impegnata su “Macroeconomia – Una prospettiva europea” di Blanchard, Amighini e Giavazzi. Scontrin le giura che è un’emergenza, lei gli ordina di spogliarsi e di indossare il suo solito perizoma con scritto LUGANEGHIN. Mentre lo lega alle cinghie fissate al muro, lui le chiede cosa c’è nel menu:
“Oggi cosa mi fai? Mi frusti? Mi soffochi? Mi butti la cera bollente nello slip?!”
“Zitto, schiavo! Decido io!”
“Sì, padrona!”
“Una delle novità principali della riforma è che il Mes può sostenere il Fondo di Risoluzione unico per le banche”.
“Ma cos’è ‘sta merda?”
“Taci!”
“Sì, padrona!”
“Il Fondo di Risoluzione unico è alimentato dalle banche, non dagli Stati, ma qualora si presentasse una crisi particolarmente grave, ora potrebbe chiedere aiuto al Mes se non avesse mezzi sufficienti per intervenire. Questa doppia protezione è una garanzia per tutte le banche europee, non solo per quelle tedesche. Scongiurare una crisi di un grosso istituto europeo è interesse di tutti i Paesi, non solo di quello a cui appartiene la banca in difficoltà”.
“Mi fa male, padrona, anche se non so perché!”
“Perché il Capitano vi ha mentito!”
“Impossibile! Il Capitano, non mente mai!”
“Sì, invece, vi illude dicendo che il salvataggio delle banche tedesche ha a che fare con il rischio di ristrutturazione del debito per l’Italia”
“E invece no?”
“Non c’entrano un cazzo!”
“Ahia! Che male!”
“E non ha la minima idea di cosa siano le CACS!”
“No! Le CACS no! Aaaah!!!”
Dopo un’altra ora passata a subire sculacciate a colpi di PCCL, ECCL, BRRD e MREL, un martoriato ma appagato Scontrin, paga soddisfatto la sua “terapia” ma prima di prendere congedo dalla sua dominatrice di fiducia le pone un’ultima domanda:
“Ami, tesoro, la prossima volta che tortura mi fai?”.
“Una tremenda. Ti faccio compilare un F24”.
Augusto Rasori