CATANIA – Ad Acireale, grosso e ricco comune in provincia di Catania, famoso nel mondo per la produzione di corni in avorio, un gruppo di bracconieri avrebbe sterminato ben 1500 cornuti. La notizia ha fatto clamore in tutto il mondo. A quanto pare uno dei bracconieri aveva ripreso una scena di caccia con il suo iphone 5 e ha pubblicato il video su youtube, che in poco tempo ha raggiunto i due milioni di visualizzazioni.
I cornuti venivano lasciati crescere in cattività. Dopo averli fatti accoppiare con una donna della stessa specie e fatti sposare con questa, gli veniva dato un lavoro stressante, faticoso e mal retribuito in modo da non dargli la possibilità di viaggiare e/o divertirsi. Erano, insomma, costretti a vivere ad Acireale senza speranza di poter emigrare. Presi dallo sconforto, stress e dalla necessità di mantenere la famiglia, trascuravano la propria compagna che allacciava una tresca amorosa col bracconiere.
I bracconieri scopavano più volte al giorno per diversi mesi o anni la donna, in modo da far crescere più lunghe e robuste le corna al di lei marito. Una volta sufficientemente sviluppate, gli uomini venivano abbattuti dopo una richiesta di divorzio della moglie. A quanto pare più depressa era la vittima, migliore era la qualità dell’avorio.
In tutto il mondo le associazioni umanitarie si sono attivate per costringere questi barbari bracconieri ad andare in Africa e ricavare l’avorio dagli elefanti. I bracconieri si difendono così: “È una vita che si sa di questa pratica ad Acireale, e nessuno mai ha detto nulla”. Le parole dei bracconieri sono state verificate e risultano attendibili, infatti a Catania un detto dice “Se ti devi far fare le corna vai ad Acireale, le fanno di ottima qualità”.
Claudio Favara