Casablanca – Alberto Rodriguez, 31 enne messicano, aveva lavorato duramente per mettere da parte i soldi per realizzare quello che, sin da adolescente, è stato il suo sogno: diventare donna, per potersi finalmente sentire a suo agio con se stesso.
Raggiunta la somma necessaria, Rodriguez è volato a Casablanca, per essere operato dal celebre chirurgo Ricardo Del Rio. Durante l’operazione, però, qualcosa va storto: proprio a metà dell’intervento sorgono delle complicazioni inaspettate, forse dovute a reazioni allergiche o a un sovradosaggio di anesetesia. Rodriguez è in preda alle convulsioni, gli assistenti e lo stesso Del Rio tentano il tutto per tutto per salvare la situazione, ma il giovane messicano muore con una sola protesi di seno inserita, il pene asportato ma i testicoli ancora al loro posto.
La polizia è giunta immediatamente sul posto per raccogliere le prime testimonianze, ma le indagini rischiano seriamente di non partire, perché non si riesce a dare un nome a questo particolare delitto: “Una volta esisteva solo il termine omicidio ed era molto più semplice compilare i verbali – commenta il commissario Feliz de la Guerra – ora che è stato introdotto anche il termine femminicidio sono cazzi amari e le rogne per noi raddoppiano. Ma questo poveretto, al momento della morte, non era né uomo né donna, noi che cazzo scriviamo? Non possiamo far partire l’indagine”
Il corpo di Rodriguez è ancora conservato nell’obitorio dell’ospedale, in attesa di una soluzione da parte delle autorità per far partire le indagini; nel frattempo, un corteo spontaneo è sceso in piazza, manifestando affinché venga introdotto anche il reato di “Eunuchicidio”.
Marco Bressanini