Montana – Figlio di modesti albergatori, il piccolo Jack Torrance è balzato agli onori della cronaca per un talento davvero speciale. Il piccolo di 7 anni, infatti, riesce a pronunciare le preghiere ruttando dall’inizio alla fine. “Ho scoperto le sue capacità per caso mentre soffriggevo un po’ di fiori di zucca – spiega Dick Hallorann, cuoco dell’Overlook Hotel del quale sono proprietari i genitori di Jack. “Ho sentito degli strani rumori che provenivano dal ripostiglio delle scope. Il piccolo Jack era rannicchiato lì, che diceva l’Ave Maria ruttando. Ho capito subito che era dotato di quella che qui da noi viene definita la ‘rutticanza’, una sorta di tocco divino che costringe chi lo ha ricevuto a ruttare le preghiere. Chi è in possesso di tale dono non riesce a ruttare in nessun altro momento della digestione se non pregando. Fino ad oggi pensavo che si trattasse di una leggenda, ma mi devo ricredere”.
La ‘rutticanza’ avrebbe persino salvato la vita di Jack in più di una occasione. “Una volta ad esempio – dice il cuoco- si avventurò in pieno inverno nel labirinto qui davanti all’hotel. A causa del freddo e della scarsa visibilità si perse rischiando di morire assiderato, ma prese a ruttare il rosario molto forte guidando i soccorsi fino a lui”.
La notizia del bimbo prodigio ha fatto il giro del mondo, diventando un fenomeno mediatico. La sua fama è cresciuta così tanto che Papa Bergoglio ha invitato Jack il prossimo ferragosto a ruttare le preghiere di fronte a migliaia di fedeli in piazza San Pietro.
Chiorbaciov