ROMA – Palazzo Madama, ore 12:47. I senatori si ritrovano in aula dopo il consueto gioco-aperitivo di mezzogiorno. All’ordine del giorno c’è il voto per l’introduzione dell’obbligo di catene per gli extracomunitari-non svizzeri che circolino sul territorio italiano. Anche a piedi.
Alla vigilia di questa importante giornata si pensava che il provvedimento – proposto da Lega Nord e Movimento 5 Stelle – non disponesse dei voti necessari per tramutarsi in legge. Al momento della votazione, invece – complice probabilmente qualche spritz di troppo – l’intera compagine governativa voterà per il “sì”, rendendo così effettiva anche nel nostro Paese la norma tanto voluta dalle lobby. Voi sapete quali.
In un clima di rilassata soddisfazione per l’importante risultato ottenuto, Roberto Calderoli, che in quel momento si ritrova a presiedere l’aula del Senato (ricordiamo che il presidente Grasso è ancora convalescente dopo il brutto infortunio a calcetto occorso a suo figlio), dopo aver letto all’aula l’esito della votazione, ha stupito i colleghi con un devastante, tellurico rutto (“di festeggiamento” dirà poi) che ha suscitato apprezzamento e commozione bipartisan. “Auspichiamo che il pensiero dell’onorevole Calderoli stimoli un dibattito più costruttivo anche in questo ramo del Parlamento” ha commentato il capogruppo Pdl alla Camera Cicchitto dopo essersi rifugiato sotto la scrivania, “e che spettini le coscienze di questa sinistra bon ton”. Convergenza anche da Vito Crimi, M5S, che ha subito postato sui social una foto degli occhiali frantumati della Finocchiaro, e un’attestazione di stima dall’on. Razzi che, nel suo piccolo, si è detto pronto a dare eco a Calderoli.
(Stefano Mazzara)