CAPE CANAVERAL (FL.) – Uno sculettamento potrebbe stravolgere completamente la fisica moderna? Secondo alcuni sorprendenti indiscrezioni, la celebre soubrette Belen Rodriguez è stata convocata dal Kennedy Space Center (Ksc) dove, da alcuni giorni, il suo modo di camminare viene intensamente studiato dagli ingegneri della Nasa. “Stavamo guardando, come facciamo ogni sabato, la puntata di Italia’s Got Talent – racconta Timothy Walt Pirminghan, che coordina la ricerca – quando un ingegnere si è posto una domanda: come fa a camminare, Belen? Scientificamente è impossibile che riesca ad avanzare: quando ancheggia ha un angolo di rollìo che farebbe schiantare chiunque al suolo col bacino slogato e i femori disarticolati, ma lei invece no: continua a incedere fiera! Ammiriamo molto l’equilibrio di questa donna. Oltre alle tette”.
“Così – prosegue lo scienziato – dopo aver televotato per i pattinatori su bucce di banana infuocate ci siamo subito messi a fare i calcoli: i risultati sono stati incredibili”. Gli scienziati hanno infatti scoperto che lo sculettamento di Belen infrange svariate leggi della fisica, “anche alcune che ci eravamo inventati in quel momento”. Il suo movimento basculatorio, stando a quanto sostengono i ricercatori, dovrebbe spezzarle a ogni passo la colonna vertebrale, eppure questo non avviene. “Si tratta di un pattern che invalida la fisica così come la conosciamo: c’è da riscrivere molte leggi della dinamica – ha continuato Pirminghan – ed è quello che stiamo facendo in questi giorni esaltanti”. Belen, terminato l’impegno televisivo su Canale 5, è infatti ospitata al Ksc dove la sua andatura viene studiata ventisette ore al giorno. “Ci siamo organizzati per un monitoraggio senza soluzione di continuità: un team analizza l’ancheggiamento mediante sofisticati software (finora usati solo per gli equini). I dati vengono poi messi a disposizione del gruppo successivo, che subentra dopo due ore dando agli altri la possibilità di andare a masturbarsi. Abbiamo turni molto impegnativi” ha spiegato lo scienziato.
“Tra l’altro, per ottimizzare, usiamo le natiche di Belen per ricerche subatomiche: spariamo particelle elementari sui suoi glutei pazzescamente turgidi e analizziamo i prodotti delle collisioni. Dopo il bosone, siamo alla ricerca di un’altra fondamentale particella, il cosone“.
Nonostante alcune incertezze iniziali, Belen si è detta entusiasta di partecipare a questa ricerca. “Sono veramente meravigliata, è un po’ la mia rivincita – ha detto la soubrette – considerando che a scuola andavo malissimo in fisica. Non riuscivo mai a ricordare nemmeno con chi confinasse con la Svizzera“.
Gli scienziati sperano che gli studi sulla stabilità di Belen possano contribuire a costruire un rover che possa affrontare con successo le asperità di pianeti come Marte “o che, in ogni caso, avrà comunque un culo da sballo” ha concluso Pirminghan.
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