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Juventus, deciso il taglio dello stipendio anche degli arbitri

Torino – La pandemia di Coronavirus che sta mettendo in ginocchio tutto il pianeta ha avuto pesanti ripercussioni anche nel mondo dello sport: in Italia, paese tra i più colpiti dal Covid-19, si è deciso dopo qualche esitazione e la Festa dell’Untore allo stadio Meazza di Milano per l’incontro Atalanta-Valencia, di sospendere il campionato di calcio di serie A, causando ingenti perdite a tutte le società sportive. Per salvare i bilanci, i club si stanno accordando con giocatori e tecnici per arrivare a un taglio degli stipendi senza precedenti.

È notizia di oggi che la Juventus, dopo aver ottenuto la rinuncia a 4 mensilità (6 sul campo) da parte dei calciatori e di Sarri, abbia chiesto lo stesso sacrificio anche agli arbitri a libro paga dei bianconeri. Si tratterebbe di circa 40 stipendiati (42 sul campo), tra direttori di gara, assistenti e addetti al VAR, che si priverebbero di quanto loro dovuto per il resto di questa sfortunata stagione sportiva.

Dopo alcune rimostranze iniziali (sembra infatti che qualche arbitro stia ancora fischiando rigori per la Juventus anche a campionato sospeso, pretendendo per questo quanto pattuito a inizio stagione), anche i direttori di gara avrebbero infine accettato la decurtazione dello stipendio. Non sono noti tutti i dettagli della trattativa, ma pare che un ruolo decisivo l’abbia avuto Luciano Moggi, richiamato per l’occasione a negoziare con i direttori di gara, convinti a cedere dopo essere stati rinchiusi in uno spogliatoio con un pipistrello acquistato al mercato di Wuhan.

Resta da vedere se gli arbitri, oltre alla rinuncia a parte dei loro emolumenti, imiteranno i giocatori bianconeri anche per i numerosi gesti di solidarietà di cui si stanno rendendo protagonisti in questo momento difficile. Sembra infatti che Cristiano Ronaldo abbia deciso di restituire la Valle d’Aosta, da lui acquistata all’arrivo a Torino per usarla come garage; Douglas Costa avrebbe invece donato in beneficenza 3,000 dribbling e il conseguente infortunio muscolare; Giorgio Chiellini avrebbe aggiunto 14 caviglie e 3 molari di attaccanti avversari; Gianluigi Buffon avrebbe consegnato alle Molinette 400 bidoni della spazzatura (al posto del cuore) per facilitare la gestione dei rifiuti ospedalieri; infine Maurizio Sarri avrebbe regalato ai fumatori bisognosi 400 stecche di sigarette, circa un terzo della sua scorta per il primo mese di reclusione.

Sembra invece che si sia rivelato un flop clamoroso l’annunciata vendita all’asta delle magliette autografate indossate dai giocatori bianconeri per le vittorie della Champions League degli anni 2000, anche se il presidente Andrea Agnelli si mostra fiducioso sulle iniziative della Juventus: “Sono certo che la società non mancherà di fornire il suo contributo e che tutti insieme saremo in grado di sconfiggere il Covid 19 (21 sul campo).”

Andrea Michielotto

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