Variopin (TO) – Oscar Giannino torna a far discutere. Dopo il finto master universitario, gira voce di un finto abbinamento di giacca e cravatta con i giusti colori .
Il giornalista ha subito smentito questa voce diffamatoria, confessando la sua voglia di scendere di nuovo nell’agone politico dopo i trionfi del biennio 2013/2014 e di voler lanciare un movimento tutto suo: “Metterò le mie competenze sul piano economico e tutto il mio cattivo gusto nel vestire al servizio di un nuovo movimento politico, quello dei gilet con colori mischiati a cazzo.”.
Quando gli abbiamo fatto notare che il nuovo movimento politico rischia di essere confuso con il Popolo dell’Arcobaleno, il giornalista è stato lapidario: “Vedrete la piazza ripresa dall’alto, sarà peggio di un cazzotto in un occhio, tutti penseranno a me e non a lesbiche e omosessuali che in fatto di moda, invece, sono dei luminari”.
Dopo Fare per Fermare il Declino, ecco dunque un nuovo lungimirante progetto politico che il giornalista ci descrive in pochi ma esaltanti punti “Per chi vi aderirà sarà fondamentale far finta di essere esperti di economia, indossare tre capi con colori accesi, avere alle spalle almeno due progetti politici fallimentari e, soprattutto, essere stati cacciati da una radio”. Un partito ad personam? “Vedremo”, dice lui, “sono convinto che queste caratteristiche siano fondamentali per portare avanti un progetto politico che fra tre mesi sarà dimenticato da chiunque”.
Con ogni probabilità, Giannino introdurrà molti dei temi già lanciati nel suo precedente esperimento politico. Pure il nome sarà simile e la manifestazione da lui organizzata dei gilet con colori mischiati a cazzo vedrà anche il battesimo del movimento ‘Fare per Fermare la Tinta Unita‘.
Lasciatosi alle spalle la brutta esperienza con il gruppo 24 Ore, il giornalista sembra aver recuperato le tutte sue energie per portare avanti questa inedita sfida cromatica. Giannino invita, quindi, tutti in piazza del Popolo il prossimo sabato per sostenere con forza lo slogan “Daltonici di tutto il mondo unitevi!”
Sergio Marinelli