ROMA (SPQR*) – Doveva essere una giornata di aggregazione e invece si è trasformata in un trionfo di sanificazione. È quanto avvenuto nella X (MAS) edizione del festival della Legalità illegale, ovvero come definita dagli organizzatori: “La difesa delle leggi italiane a meno che nun ce rompano er cazzo“, manifestazione che da anni ospita eminenti personalità della cultura che si distinguono per la difesa dell’immagine dell’Italia ogni volta che rischia di apparire troppo credibile.
Tra gli interventi previsti quest’anno c’erano quelli di Vittorio Sgarbi con “Sono un critico d’arte per cui posso parlare di virologia“, Diego Fusaro con “Il turbogiogo europeo di 70 anni di pace” e Francesca Totolo con il suo nuovo scoop da Lampedusa “Ho visto migranti aizzati dai cani per cucinare una donna solo perché aveva costruito una casa su un terreno abusivo“, previsti anche diversi convegni su “Libertà è un branco che prende a cinghiate uno che ti aveva deriso su Facebook” o “Non importa cosa dicano le istituzioni, decidiamo noi a chi assegnare una casa“.
Nel programma anche diversi spazi per i bambini, come le partite a Palla Balilla Avvelenata, da giocarsi 15 contro 1, e il lancio della Coca Cola sui fumetti che prendono in giro il Duce, gioco che in genere finisce con i bambini che si bevono tutta la Coca Cola e poi si portano via i fumetti (Perché i bambini non sono stupidi, è solo che alcuni a una certa età si perdono).
Quando mancavano pochi minuti all’inaugurazione del festival, con il discorso di apertura (rigorosamente da un balcone) di un tizio pelato qualsiasi, discorso che quest’anno sarebbe stato incentrato sulla storica conciliabilità tra l’essere visceralmente fascisti e il totale rispetto per la Costituzione, uno dei bambini ha chiesto se la palla per il gioco fosse stata sanificata, al che si è provveduto alla disinfezione di tutti gli oggetti e i partecipanti, in un primo momento percuotendoli vigorosamente con dei manganelli, metodo che, tra l’incredulità generale, si è rivelato inefficace, perché diversi oggetti si sono rotti e tutti i partecipanti si sono subito rivelati positivi a un trauma cranico. Successivamente è stata scartata anche l’ipotesi di utilizzare dell’olio di ricino, dato che l’unica bottiglia disponibile era un esemplare del 10 giugno 1924, dal valore affettivo incalcolabile. Infine per fortunai è stato trovato nell’armadio dei liquori un flacone di amuchina con cui, dopo averlo diluito sino a dosi omeopatiche, si è provveduto alla pulizia dei locali.
Ma non appena il liquido è entrato in contatto con le superfici dell’edificio, le pareti e i pavimenti hanno iniziato a diventare sempre più evanescenti, sino a che in pochi minuti non è scomparsa l’intera sede, portandosi con sé tutti i presenti. (Esclusi i bambini, che erano fuori a giocare con i figli di alcuni migranti. L’abbiamo già detto che i bambini non sono stupidi?)
La sindaca Virginia Raggi ha espresso rammarico per l’accaduto, ma ha già promesso che il luogo sarà comunque valorizzato ancor più di prima, annnunciando che a breve nel sito appena liberato verrà inaugurata una discarica.
Augusto Rasori
* È la scritta sui tombini