MILANO – Dal morbo di Alzheimer si può guarire? Fino ad oggi la risposta sarebbe stata “assolutamente no”, ma alla luce della storia che stiamo per raccontarvi possiamo rispondere alla domanda in maniera affermativa. Pippo Baudo (solo omonimo del famoso conduttore) ha 84 anni e da 7 soffre di Alzheimer. O sarebbe meglio dire soffriva; sì, perché il signor Baudo è riuscito a sconfiggerlo. Ma procediamo con ordine: le prime avvisaglie della malattia le ha avute nel 2007; dimenticava i nomi, le facce e le cose da fare. Preoccupata dalle condizioni del marito la moglie Elena Santarelli (solo omonima del famoso calendario) decise di portarlo da un medico, che gli diagnosticò il male. Da quel giorno la loro vita è stata stravolta e costellata di fughe notturne, botte e pessimi risultati a “Saltinmente”. Ma oggi l’incubo è finito: mentre si faceva la doccia in una pozzanghera sulla A1, infatti, il signor Baudo si è dimenticato di avere il morbo di Alzheimer (oltre che di sciacquarsi lo scroto) ed è guarito. Tornato a casa dalla moglie, non prima di aver comprato dei vestiti con cui coprirsi, l’ha abbracciata e, per la prima volta dopo sette anni, non le ha chiesto chi cazzo fosse e cosa ci facesse in casa sua.
Per il professor Matteo Diotifulmini, autore del libro “101 cose da fare se tuo nonno comincia a chiamarti papà”, si è trattato di qualcosa di unico che merita di essere studiato e approfondito, perché potrebbe aiutare i ricercatori a comprendere meglio la malattia e a sviluppare finalmente una cura efficace. Nel frattempo la Madonna di Lourdes, quella di Medjugorje e Padre Pio si stanno contendendo la paternità della miracolosa guarigione; mentre una troupe de “La vita in diretta” ha sequestrato il signor Baudo e minaccia di non liberarlo se prima non farà commuovere almeno un milione di telespettatori con la sua storia.
Davide Rossi