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Film su Totti riceve più premi di Totti

ROMA – Dopo i successi letterari di “Tutte le barzellette su Totti (raccolte da me) “e Le nuove barzellette su “Totti (raccolte ancora da me)“, ora anche il nuovo film diretto dal regista Alex Infascelli, “Mi chiamo Francesco Totti”, ha ricevuto più premi dell’ex capitano della Roma, Francesco Totti.
Il film ha trionfato nei Festival più importanti per la sua categoria, conquistando rispettivamente 3 Serci d’oro al Tor Pagnotta Firm Festival e 3 cinghiali d’asfalto alla rassegna di cinema interrionale di via Baldo degli Ubaldi, senza contare i premi minori, lo Spelacchio d’argento della critica per la frase “Supermercato che vai, coppa Malù che trovi” e il premio come miglior soundtrack al docufestival Amedeo Nazzari di arti drammatiche. Quest’ultimo riconoscimento conquistato grazie alla canzone finale di Claudio Baglioni che ha battuto sul filo di lana la colonna sonora di “Smutek”, corto polacco che narra del suicidio di un capo scout che scopre di essere andato in giro per anni vestito come un coglione.

E proprio al Tor Pagnotta Firm Festival che il film è stato maggiormente accolto con entusiasmo da pubblico e giuria e dove ha ricevuto ben 3 Serci d’oro : Miglior Trucco e Effetti Speciali per le scene in cui Totti non ha lo sguardo da componente della Banda della Magliana, miglior Costumista (anche se sulla maglia è bastato cucire un solo scudetto), ma soprattutto il premio più ambito e meritato come miglior giocatore non protagonista. I 3 cinghiali d’asfalto invece sono andati al film come miglior Catering (per i maritozzi con la panna distribuiti durante le riprese), migliori Effetti Sonori (il team che ha lavorato ai suoni è riuscito a cogliere ben 16 sfumature di “Ahò!”) e infine miglior Colonna Sonora senza Antonello Venditti, riuscendo nel giro di pochi giorni dall’uscita, a superare il numero dei premi vinti da Francesco Totti in 27 anni di maglia giallorossa.

Da segnalare anche la nuova fiction targata Sky sullo storico capitano romanista ‘Speravo de morì prima’ che è nominato agli oscar delle fiction come Miglior controfigura per le scene in cui Totti riusciva a fare ripartenze decenti. La pellicola ha ormai fatto il giro del mondo, arrivando a conquistare anche gli schermi della Corea del Nord: durante le cui proiezioni gli spettatori sono stati tutti giustiziati, per primi quelli che si sono chiesti “Ma perché nel film non si vede De Rossi?“‘ e poi gli altri perché Kim Jong Un è un noto tifoso sfegatato della Lazio.
Un regista svedese, inoltre, avrebbe in mente un remake del capolavoro di Bergman “Il settimo sigillo” in cui Francesco Totti sfida la Morte a rigori col cucchiaio. In Danimarca, infine, per celebrare l’evento, al terzo minuto del secondo tempo del film, gli spettatori potranno sputarsi a vicenda in faccia.

Franco Cascio e Vittorio Lattanzi

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