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Trapezista toglie la mano lasciando cadere il compagno e inventa la “presa Renzi”

Foto Credits: Francesco Pierantoni

Rome (Georgia) – Un grave incidente ha turbato gli spettatori presenti nel circo Madama Palace a Rome, cittadina della Georgia. Durante il numero più atteso, il volteggio dei trapezisti, uno degli artisti è caduto rovinosamente al suolo, sembra per colpa del suo collega che, non si sa se intenzionalmente o meno, avrebbe tolto la mano all’ultimo momento.

Sembra che tra i due trapezisti da tempo non corresse buon sangue. Joseph Earl, che oltre a esibirsi sul trapezio da un paio d’anni gestiva il circo, aveva accettato di lavorare con Matthew Renzi, malgrado la reputazione dubbia di quest’ultimo: originario di Florence in South Carolina, Renzi ha iniziato a farsi notare come acrobata esibendosi su un attrezzo chiamato “La ruota della fortuna”. Da sempre aveva coltivato il sogno di far parlare di sé, creando un numero che portasse il suo nome. Chi lo conosce gli ha sempre riconosciuto una qualche abilità nelle arti circensi, accompagnata però da un carattere difficile e da una scarsa affidabilità.

Da alcune settimane Renzi rimproverava a Earl di voler gestire il circo in modo sempre meno collegiale, creando una sua cabina di regia senza ascoltare le proposte dei collaboratori. L’impresario non aveva accettato di inserire in scaletta il numero di MHW, Mary Helen Woods, una avvenente lanciatrice di coltelli e cara amica di Renzi. Lo spregiudicato trapezista la stimava a tal punto da aver persino elaborato con lei una riforma del circo, e l’aveva voluta con sé quando aveva dato vita a un nuovo movimento, Circus Alive, uscendo dal precedente, Democratic Circus, guidato da Nick Small Gipsies.

Si pensava che l’ultimo spettacolo potesse essere quello del rilancio e invece ha sancito la drammatica rottura. Durante il numero dei trapezisti, Earl aveva compiuto una serie di volteggi e stava tendendo le braccia verso Renzi, saldamente ancorato all’attrezzo, quando quest’ultimo, apparentemente senza motivo, avrebbe ritirato la mano tesa, facendo precipitare al suolo il compagno, subito soccorso dai clown capitanati dal fedele Rocky House Linen. Gli altri circensi hanno circondato Renzi chiedendogli spiegazioni, ma questi continuava solo a ripetere come un invasato: “First reaction, shock!”.

Nell’ambiente del circo la mossa della mano ritirata con caduta del compagno è subito diventata famosa come “presa alla Renzi”, dando al trapezista un numero col suo nome, come aveva sempre sognato. Scavando nel suo passato, è emerso un inquietante precedente: qualche anno prima con le stesse modalità il discusso trapezista aveva fatto cadere un altro collega, Henry Coletta, che si era poi allontanato dal circo ritirandosi a Paris, Texas. Prima i due si erano esibiti nel numero della campanella: volteggiando sul trapezio, si dovevano scambiare una campanella, che poi doveva rimanere a Coletta. Renzi invece l’aveva tenuta per sé, prima dell’immancabile finta. Sembra anche che in quell’occasione, subito prima di far cadere nel vuoto il povero Coletta, dal trapezio gli abbia rivolto la frase beffarda: “Henry, keep calm!”

Ora, dopo questo brutto spettacolo, per salvare il circo Madame Palace è stato chiamato Marlon Drakes, prestigioso circense che già in passato aveva salvato lo European Circus. Potrebbe essere l’uomo del rilancio, anche se qualcuno teme che possa introdurre il numero del cetriolo volante.

Andrea Michielotto

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