Ospedale San Raffaele (MI) – “È l’ennesimo attacco criminoso da parte di Biagi, come si chiama quell’altro?… Santoro. E l’altro?… Luttazzi”.
È davvero furioso Silvio Berlusconi, alla notizia di un’imprevista variazione nel calendario delle udienze sul processo RubyTer: “Ce l’hanno con me perché odiano i miei successi. Sono invidiosi del fatto che quando ho contratto il Covid avevo la carica virale più alta di tutto l’ospedale! È stata l’esperienza più terribile di tutta la mia vita, a parte quella volta che Nicole Minetti per scherzo si presentò travestita da secondino“.
La rabbia del(l’ex) Cavaliere appare comunque del tutto giustificata, dato che da mesi è impegnato a programmare i suoi ricoveri sempre a ridosso delle convocazioni del tribunale, gimcana resa ancor più difficile proprio dall’emergenza Coronavirus.
Berlusconi si dice sconcertato dall’astio che i giudici mostrano nei suoi confronti, a dispetto dei suoi grandi trionfi politici: “Quello che mi amareggia è l’ingratitudine verso tutto ciò che ho fatto per questo paese: otto scudetti, cinque Champions League, una coppa Italia, sei supercoppe italiane, due coppe intercontinentali, una coppa del mondo per club”.
E a i pignoli che ancora fanno tediosamente notare i non brillantissimi risultati in cosucce secondarie come la gestione Alitalia, i tagli alla scuola e alla sanità pubbliche , le leggi ad personam, i conflitti di interesse irrisolti, quando non acuiti, i deficit economici e il degrado generale dell’intera società italiana durante il suo ventennio, quando lui vedeva solo ristoranti pieni e gli aerei tutti prenotati, il quattro volte premier ribatte prontamente: “Io ho fatto approvare la legge Cirami, la depenalizzazione del falso in Bilancio, il lodo Schifani, il lodo Alfano, la Tremonti Bis, il Decreto Salva Rete 4, la legge Gasparri, la ex Cirielli, l’estensione del condono edilizio alle aree protette tra cui quella in cui si trova la mia villa in Sardegna col vulcano finto. Per chi pensate le abbia promosse, per me? Altro che imputato, meriterei di essere nominato presidente della Repubblica, se solo avessi più di 50 anni“.
Prima di congedarsi Berlusconi non manca di dire la sua sulla vicenda Fedez: “A me non la conta giusta, non fidatevi mai di un miliardario che si mette a fare politica. E ora qualcuno mi vuol dire per favore se stessi entrando o uscendo da questo cazzo di ospedale?“
A chiarire prontamente il dubbio è stato il professor Alberto Zangrillo, che si trovava al suo fianco: “Silvio, stavi uscendo, sei sano come un pesce, almeno in base al calendario“. Subito dopo le bene auguranti parole del suo medico di fiducia, qualcuno dei presenti giura di aver visto Berlusconi portarsi immediatamente una mano sui coglioni.
Augusto Rasori