Casam (IA)- Dopo l’inaspettata esplosione di contagi a seguito dei bagni rituali nel Gange, il governo indiano ha varato un piano straordinario di restrizioni per limitare a un milione il numero di persone che si potranno immergere contemporaneamente nel fiume sacro.
La riforma ha sorpreso i radical chic europei, intenti a fare il bagno nella propria piscina privata, e ci ha spinto a ottenere un contatto col primo ministro indiano (che siamo riusciti a trovare, gli altri non ci hanno nemmeno risposto), il quale ci ha concesso un’intervista telefonica per poter spiegare quella che secondo tutti (dato statistico non verificato) è e sarà una svolta epocale per la storia del suo paese.
Buonasera signor primo ministro (che siamo riusciti a intervistare, perché gli altri non ci hanno nemmeno risposto), grazie per averci concesso il suo tempo.
Buonasera, e mi scusi il ritardo della chiamata: ci ho messo un po’ a uscire dalla doccia: eravamo in 15 e stavamo un po’ stretti.
Ehm, mi permetta l’impertinenza ma mi sembra alquanto strano fare la doccia in 15.
Dice? Lei con quante persone la fa?
Naturalmente da solo.
Ecco, ma lei sta in Italia, siete 60 milioni; noi siamo oltre un miliardo e 300milioni, 20 volte più di voi.
E quindi?
Se lei la fa da solo, io dovrei farla almeno in 20, non in 15. Son ben sotto la vostra media. A rigor di logica, siete voi che la fate in troppi.
Ma son ragionamenti paradossali.
I suoi? Son contento che lo riconosca.
La prego… andiamo oltre. Lo scopo di questa conversazione era discutere le norme che il suo paese ha da poco promulgato.
Certo, anch’io son qui per parlare di questo.
Quindi mi conferma che adesso ci si potrà immergere nel Gange solo un “milione di persone alla volta”?
Assolutamente
Incredibile. Però scuserà la mia ignoranza: ma perché siete sempre stati in così tanti a bagnarvi nel Gange?
Beh, secondo il nostro credo, il Gange è sacro e rappresenta la purificazione. Facendoci il bagno in massa ci purifichiamo. Ma non ci restiamo tanto: è un atto rapido, veloce. E per la celerità ci ispiriamo anche alla nostra dea Kālī, che con le sue quattro braccia ci metteva due secondi a insaponarsi.
Ma non avete paura dell’ecosistema poco sano del fiume? Da quanto sappiamo, dopo un funerale, vi immergete i corpi dei morti.
Vero, così li purifichiamo dai loro peccati.
Ho capito ma è il fiume che non si purifica.
Se non son morti in così tanti, dopo esservisi immersi, qualcosa di miracoloso lo ha veramente.
Mi sembra alquanto ottimista… Ci sarà qualcosa per cui ritiene il Gange poco sconsigliabile?
In effetti, sì. Come forse saprà è parecchio praticata la pesca. Ecco: io non mangerei mai quello che catturano i pescatori della zona.
In genere si racconta che un pescatore scarso, al posto dei pesci, tira su uno scarpone. Ecco, qui oltre allo scarpone ci può trovare attaccato pure un piede, e tutto il resto del corpo.
Non dev’essere bello
Eh no… Magari avevi appena immerso il corpo di tuo zio nel fiume, e poi dopo un paio di ore te lo ritrovi venduto a tranci nel mercato rionale…. Però, per il resto, consiglio a tutti un bel bagno nel fiume sacro.
Mi scuserà un’ultima volta, ma da questa telefonata sto tirando fuori che voi non pensate che l’ambiente che si respira vicino al fiume sia malsano, e comincio anche a pensare che questa legge non sia stata fatta per arginare gli affollamenti e la diffusione del Coronavirus.
Ma sì invece, effettivamente in precedenza i bagni con 10 milioni di persone stavano creando dei piccoli assembramenti difficili da gestire.
Ma come “piccoli assembramenti”?
Sì, certo che lo sono. E comunque, questa volta mi scuserà lei, ma in questa intervista sto notando un giudizio svalutante sul nostro modo di essere.
Mi spiace, ma a me anche “un milione di persone alla volta” mi sembrano comunque tanto. Altro che piccoli assembramenti
Ma in India siamo tantissimi, è normale. Probabilmente, la nostra legge, in Italia, è un titolo comico. Per noi, no. Capisce? Nel 2100 saremo almeno 2 miliardi!
Per voi il gioco di far entrare più facce possibili nella cabina per fototessere è un divertimento, per noi è una normalissima foto da utilizzare per il passaporto. Ripeto, siamo molti di più: perciò anche il significato di assembramento è necessariamente diverso.
Questo lo dice lei. Son punti vista
Esatto. I vostri punti di vista son 60 milioni, i nostri sono un miliardo e 300. E ora, mi scusi, ma devo andare a rincuorare mio figlio: sta in camera sua con solo una trentina di amici e sta soffrendo di solitudine.
Albert Huliselan Canepa