Dalla seconda lettera di San Francesco D’Aquino, patrono dei confusionari, ai Sangiovesi.
In quel giorno Ponzio Pilato disse: “Allora: chi cazzo è questo qua? Gesù? Quello che va in giro a fare il vandalo nei luoghi sacri, rovescia le bancarelle insulta la gente esce di matto… Fallo entrare”.
E il Redentore si presentò a giudizio da Pilato. E il prefetto lo vide trasandato e sporco, e così magro che al massimo poteva sfamarne 2 o 3, di apostoli.E rivolto ai legionari disse: “E’ questo il modo di presentarsi? Dategli qualcosa per tenersi su i capelli e per coprire le terga”.
Poi si rivolse al Signore: “Allora, Gesù, perché ce l’hai tanto con le bancarelle, cosa ti hanno fatto le bancarelle? Se Dio non avesse voluto che l’uomo diventasse ricco lo avrebbe creato privo della capacità di mentire. E le bastonate? Con le bastonate non risolvi nulla, noi romani lo sappiamo. Dai retta a me, torna a fare il muratore… il falegname? Tu fai il falegname in un posto dove ci sono solo sassi! Un po’ del Dio ce lo devi avere, ma bisogna adeguarsi, se no si rischia di fare una brutta fine… Allora Gesù, si stava dicendo, ti offro una possibilità, una scelta. La vedi questa moneta? Adesso scegli: testa o croce? Croce? Hai vinto tu. E croce sia”
Silvio perfetti & Gianni Zoccheddu