Thailandia – “Eppure credevo che questa volta ci sarebbe riuscito… sembrava proprio che stesse disegnando una proboscide, e invece…” racconta con l’amaro in bocca Cheer Kotogny, capo addestratore del CNEL, il Centro Nazionale per Elefanti Laboriosi.
“Non ne vuole proprio sapere di dipingersi un autoritratto come tutti gli altri elefanti amici suoi – prosegue Cheer – Le abbiamo provate tutte, ma ormai possiamo solo rassegnarci”.
Il fatto è che Jimbo, giovane pachiderma thailandese, disegna esclusivamente peni. Non è chiaro perché lo faccia, forse per liberarsi dalle convenzioni del naturalismo in cui i suoi addestratori cercano di imbrigliarlo, mentre la sua anima artistica propenderebbe maggiormente per l’astrattismo, in particolare di matrice fauvista.
Lo staff del Centro ha sopportato – anche se a stento – la pervicacia dell’elefante nel raffigurare enormi falli, fino a quando, l’ennesima bravata di Jimbo ha quasi provocato un incidente istituzionale, durante una visita ufficiale del Ministro per la Cultura Mathe O’Rentsi.
Per l’occasione Jimbo si è esibito di nuovo con alcune delle sue abili spennellature, inchiostrando quello che, per tutti, era un inequivocabile membro maschile “barzotto”.
Il Ministro, che già in passato aveva avanzato dure critiche al centro, ha preso la palla al balzo per chiedere le immediate dimissioni di Kotogny e addirittura l’abolizione dell’intero CNEL.
Le scuse ufficiali del Centro non sono finora riuscite a far cambiare idea a O’Rentsi, che ha però accettato di tenere Kotogny al suo posto, a patto di allontanare l’irriverente elefante.
Il popolo del web, non appena circolata la notizia, si è subito mobilitato con una petizione per salvare il suo amato Jimbo e con lui la libertà di espressione.
La petizione si propone di offrire una seconda opportunità al giovane elefante: se l’obiettivo sarà raggiunto, Jimbo potrà essere ospite del noto Atelier Nemequittepas, un centro di accoglienza per animali “speciali”. Forse lì l’estroso pachiderma potrà finalmente trovare il suo spazio, in compagnia di Trollo, il cavallo che non sa fare le addizioni ma è abilissimo in trigonometria vettoriale, e di Joca, la foca che non passa mai la palla.