Milano – Un errore nel battere un indirizzo, e Giorgio Mastrota si è visto recapitare l’elenco completo degli iscritti di Rousseau. Credendolo un elenco di contatti provenienti dalle televendite, da bravo professionista ha fatto quello che gli è sembrato giusto: svolgere il suo lavoro.
“Ho istruito il mio centralino, ed è stato il delirio. Appena telefonavano e dicevano ‘Guardi, mi ha dato i suoi dati la Casaleggio Associati, ho una proposta da farle…’ loro subito dicevano di sì. Avrei potuto vendere loro di tutto, pentole, oro, montascale. Ma i materassi sono il mio core business.”
Ma come è stato possibile? Intendo, questi numeri…
“Guardi, non chieda a me. Alcuni hanno comprato lo stesso materasso 18 volte, con 18 nomi diversi ma sempre lo stesso indirizzo di spedizione. Hanno detto che nelle votazioni in rete erano abituati così.”
Ma fra i suoi clienti c’è qualcuno, diciamo così, ai piani alti?
“Sospetto che fra gli acquirenti ci siano alcuni parlamentari, più d’uno ha chiesto all’amministrazione se secondo loro potevano rendicontarla come spesa di rappresentanza. ‘Da quando siamo al governo con Salvini e il PD – ha detto uno, piangendo – non faccio altro che sbattere la testa al muro. E io così senza un qualche ammortizzatore non ce la faccio, non sono mica Toninelli’. E c’è dell’altro…”
Dica, dica.
“Alcuni mi hanno chiesto se me la sentissi di guidare il movimento. Un vero maestro nel suo campo per noi sarebbe l’ideale.”
E lei?
“Per carità. Io ho già il mio lavoro. Ho proposto Insinna, mi sembra molto più adatto al loro caso.”
Marco Malvaldi