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Dario Argento presenta il suo ultimo film horror interamente girato sulla A14

Foto Credits: Pom' Filmfestival Linz
Foto Credits: Pom' Filmfestival Linz

Acqua Tordi (CI). L’attesa è terminata (almeno per il film). Si chiamerà per il pubblico italiano “Porto Sant’Elpidio – Atri/Pineto. Cambio di carreggiata verso l’inferno”, il nuovissimo Thriller/horror firmato dal maestro del genere Dario Argento che potremo vedere in sala da inizio anno.

L’ottantenne regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano, ha scelto come inedita location per le riprese il tratto più torbido della Bologna-Canosa, ovvero quello tra Marche e Abruzzo. La scelta è dovuta alle peculiarità dell’A14, l’unica autostrada al mondo a 50mt dal mare con più chilometri di gallerie delle intere Alpi, nonché autostrada più ferma d’Italia, tanto che nelle gallerie si possono ammirare degli splendidi graffiti dei writers da tutto il mondo, ispirati anche dalla grande varietà di effetti speciali gratuiti offerti: incendi in galleria, crolli di viadotti, morti lungo le strade, grovigli di lamiere contorte e airbag insanguinati, ecc..

La pellicola, girata sulla falsa riga di Blair Witch Project, racconta la storia di un autotrasportatore di merci deperibili, con un oscuro passato, che imbocca l’A14 a Porto Sant’Elpidio per fare una consegna a Pineto, cercando una risposta a una domanda esistenziale: perché non hanno pensato a metterci mano in un anno e mezzo di lockdown?. Scelto anche il titolo per l’estero che sarà Route A14.

Tanta suspence, molto splatter, Argento ha le idee ben chiare su come mettere in scena questa pellicola dalla durata di 3 ore e mezzo. La depressione e la noia sono rese attraverso un ritmo lento e malato, la costante ripetizione di gesti banali e ordinari, come imboccare l’A14 e passare dalla seconda alla prima, cambiare carreggiata prima di ogni galleria, percorrere tutti i viadotti in fila indiana, infondono un senso di inquietudine e morte che solo un maestro dell’horror come lui poteva cogliere. Gran parte delle riprese sono state realizzate tra Porto San Giorgio e Grottammare, e dato che girare le ultime scene a Pineto non era praticabile, si è optato per una località di mare alternativa decisamente più comoda da raggiungere: Agrigento . La colonna sonora è stata affidata a Nek, in collaborazione con uno storico membro dei Goblin.

Sebbene le produzioni horror vengano sempre maltrattate dalla critica, una discreta campagna pubblicitaria nei siti d’informazione online e la presenza nel cast di Javier Bardem, Luca Laurenti e la partecipazione involontaria di Beppe Fiorello (anch’egli rimasto imbottigliato in coda nei pressi di Pedaso),  dovrebbero essere più che sufficienti a ripagare con gli incassi il 5% dei disagi causati ai viaggiatori. Attese lunghe file ai botteghini ma mai paragonabili a quelle che potrete trovare uscendo in un qualsiasi casello dell’A14.

Vittorio Lattanzi

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