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Motori, al via nuova Formula 1 con i piloti che guardano il cellulare mentre guidano

Foto Credits: Pixabay

Londra (Brexit) – Nella splendida cornice del Regent’s Park di Londra, al cospetto di cinquecento hooligan – capitati lì per caso e desiderosi di scambiarsi a vicenda la variante delta per poi attaccarla a chiunque durante la finale europea di domenica sera – stamattina è stata annunciata al grande pubblico la rivoluzione che il mondo dei motori attendeva da tempo: un nuovo campionato con molto più appeal del precedente che, ricordiamo, vede un solo vincitore da ormai quattro anni, il quale ha conquistato l’ultimo leggendo il giornale mentre era alla guida.

Diciamocelo: la Formula Uno normale ha rotto il cazzo – esclama Bernie Ecclestone senza peli sulla lingua – per questo nel 2017 l’ho definitivamente abbandonata; non perché ogni tanto rilasciassi dichiarazioni in cui affermavo che Hitler era una brava persona e questo faceva perdere punti in borsa e soldi a tutte le squadre. In ogni caso, visto che anche della Formula E non mi è mai sbattuto il cazzo, ho deciso di fondare un altro campionato tutto mio, con black-jack e squillo di lusso. Ah no, scusate, questo è il mio programma per questa sera”.

Comunque – specifica Ecclestone iscrivendosi contemporaneamente a sette nuovi partiti filo-nazisti – il mondo delle corse ha perso il suo fascino per un motivo molto semplice: ci si schianta troppo poco contro il muro, o contro altri piloti, rispetto al passato. Altro che sorpassi, alla gente piace vedere il pilota che viene sbalzato fuori dall’abitacolo e che, come primo pensiero, ha quello di andare a menare il collega che l’ha fatto uscire fuori pista. Incidenti, botte, minacce, insulti. Questo è ciò che piace al maschio medio e questo gli daremo visto che ci hanno fatto togliere pure le ombrelline, ‘sti progressisti di merda”.

L’idea di Ecclestone è abbastanza semplice nella sua complessità: “Prendiamo gente che guida parlando al cellulare, quelli che mandano messaggi di milletrecento caratteri, o ancora meglio: quelli che mandano vocali da dieci minuti soltanto per dire alle persone quanto sono felici. Prendiamo tutta questa gente, tutti questi piloti occasionali che riescono, non si sa come, a guidare pur facendo altro, e facciamoli sfidare in un circuito. Non gli diciamo nemmeno quale sarà il senso di marcia, tanto nel novanta per cento dei casi guidano contromano senza nemmeno accorgersene”.

Il parco piloti sembra già quello delle grandi occasioni. I primi nomi circolati sono quelli di Bepin Uchaineese, giapponese, ultraquarantenne, capace di guidare con il cellulare in una mano, l’ipad nell’altra e la sigaretta tra le gambe. Altro nome sicuro per la competizione è Viktory Taisorier, un uomo che non conosce nessuna marcia al di sotto della quinta, capace di guidare nelle strade di paese a 140 all’ora mentre è in collegamento telefonico contemporaneamente con otto clienti della sua agenzia di comunicazione. E si fa anche il nome Frankie Maestro, fotografo freelance che nella sua vettura ha approntato anche una camera oscura da utilizzare mentre è in giro per le città. Altri nomi verranno annunciati successivamente.

Sarà un campionato dove la gente troverà ciò che vuole – specifica Ecclestone – dei tizi che alla guida fanno tutto fuorché guidare, ma continuando a viaggiare a velocità proibitive anche per il circuito di Indianapolis. L’unico problema – conclude l’ex proprietario della Formula Uno ed ancora amante dei regimi totalitari – è che dovremo ogni anno trovare venti piloti nuovi. Questi, per come guidano, a fine campionato mica ci arrivano”.

Davide Paolino

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