Sant’Ebola (EN) – Al momento non è ancora trapelato alcun commento ufficiale da parte della Diocesi, anche se nel paesino da mesi non si parla d’altro: il parroco Don Plinio è stato definitivamente allontanato per aver tentato di ostacolare il culto della Madonna della Pioggia, addirittura negando un miracolo che avrebbe avuto luogo nella chiesa secentesca. La Curia aveva scelto un atteggiamento prudenziale, anche per evitare speculazioni e dissapori, ma la comunità dei fedeli l’ha scavalcata, chiedendo a gran voce, con esposti giunti fino in Vaticano, l’allontanamento del sacerdote reo di aver minimizzato e addirittura irriso un miracolo ormai innegabile. Infatti, il prodigio della Madonna della Pioggia si è compiuto per la prima volta il 6 ottobre del 2013 e si è ripetuto altre 133 volte, continuando a presentarsi in corrispondenza di temporali, in perfetta media stagionale: un miracolo che sta attraendo vari turisti e che va sostenuto soprattutto ora che si trova nella delicata fase embrionale (forse proprio per questo difesa così arcignamente) del percorso economobeatificativo, non certo stroncato sul nascere come ha tentato di fare Don Plinio già al suo primo manifestarsi.
In quella occasione, mentre tutte le 14 fedeli presenti alla funzione, notando le lacrime sul volto della Beata Vergine, avevano interrotto la predica gridando al miracolo, il prete tentava di spegnere le estasi mistiche esortando, un’eresia in quel luogo sacro, a “ragionare”. Poi, mentre ancora le attempate devote fremevano di indignazione per il blasfemo invito, il sacerdote, in un vortice di freddo razionalismo materialista, ipotizzava che il segno divino fosse da attribuire ad una grondaia o una tubatura danneggiata che creava un’infiltrazione sul soffitto proponendo di chiamare un idraulico per “verificare”. A quel punto, inferocite, le devote lo hanno aggredito, prima verbalmente, poi fisicamente, costringendolo a colpi di rosario a porsi in salvo in canonica.
A scatenare la reazione, proprio l’idea di far intervenire il maligno sotto le spoglie di un idraulico, che, sottolineano le fedeli, è notoriamente simbolo di peccato, come insegnano i film porno. Ma anche nei giorni a seguire il comportamento del religioso è stato imperdonabile: si è rifiutato pervicacemente di bere l’acqua che bagnava il volto della Vergine con un enigmatico “assòreta”, non sapendo riconoscere in quel danno la mano del Signore.
Un atteggiamento ottuso ed inaccettabile, per i quasi duemila abitanti di Sant’Ebola, molti dei quali stavano già mettendo mano a progetti di alberghi e ristoranti ed a rispolverare quella vecchia idea di aggiornare il Piano Regolatore, fermo dalla seconda Guerra Punica. Oggi, finalmente, il tanto atteso comunicato: Don Plinio verrà trasferito. Tuttavia, la vicenda lascia l’amaro in bocca a molti devoti. “Il trasferimento non è la soluzione”, commenta una signora che sta allestendo una bancarella di ombrelli con l’effigie della Madonna. “Deve smettere di esercitare, non può andare in qualche altra parrocchia dove potrebbe negare altri miracoli, dovrebbero proprio proibirgli di lavorare a contatto con altri oggetti di culto!” La Curia, per ora, tace, ma tra i fedeli si mormora con trepidazione e speranza che il Vescovo sia ben disposto verso il miracolo: avrebbe infatti comprato il lotto di terreno di fronte alla chiesa.
Rosaria Greco & Vittorio Lattanzi