Senigallia (AN) “Una tragedia che si sarebbe potuta evitare se solo smettessimo di copiare le grandi catene di ristorazione”, ha dichiarato il vice sostituto procuratore capo della città marchigiana, Paolino Di Nola, a commento dell’ennesima catastrofe che, dopo la Trap, Rete 4 e i pantaloni con i risvoltini, si sta abbattendo in Italia in questo momento: i Qr Code Menù o menù digitali, ormai diffusissimi, persino nelle sagre.
Arturo Goretti (83), Maria Artuso (88) e Hans Peter Delgado (96) sono le tre vittime di questa nuova piaga della ristorazione. I tre anziani, di ritorno da Jesi dopo una visita al santuario della Madonna del Verdicchio ai colli, avevano deciso di fermarsi da “Gildo e Ragnhildur“, un ristorante etnico di cucina Corinaldese, nei pressi del casello autostradale. Senza prenotazione e con quasi 2 ore di ritardo sulla loro cena tipo, il trio di ultraottantenni ha anche dovuto attendere un’ora che venisse liberato un tavolo prima di sedersi. Mai avrebbero immaginato di stravolgere le loro abitudini in maniera così brusca. Ma quando, ormai stremati, il cameriere li ha finalmente accompagnati al tavolo, ecco che un nuovo infido ostacolo si è presentato sulla loro strada verso il cibo, il menù digitale.
Lasciati alla deriva dall’indaffaratissimo oste, i tre hanno cercato di interpretare quello strano quadratino che gli era stato indicato come menù: “Quelle in fondo sono le patatine”, “Io ho fame, prendo 2 Green Pass”, “Il quadratino più piccolo devono essere i primi”. Sono queste le ultime frasi che i testimoni presenti nel ristorante, hanno sentito provenire da quel tavolo prima della tragedia.
Il cameriere, tornato al tavolo, non era riuscito a prendere la comanda, così aveva spiegato loro che avrebbero dovuto usare il telefono per vedere il menù, e che sarebbe ripassato. Ma nonostante gli anziani fossero tutti muniti di smartphone, i loro tentativi sono andati a vuoto, “Quello che c’era andato più vicino aveva scaricato il volantino di Unieuro“, hanno confermato gli inquirenti. Solo intorno alle 22:30, quando il cameriere è ripassato per la terza volta, ha scoperto i corpi ormai senza vita dei 3 anziani rivolti a faccia in giù sul tavolo, nessuno ha retto il repentino calo glicemico e la serena uscita si è trasformata in tragedia.
Vittorio Lattanzi
