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“Collaboriamo per il bene di Roma”. Gualtieri incontra il portavoce dei cinghiali

Roma – Dopo l’importante affermazione elettorale di ieri, per il neo sindaco della Capitale è già arrivato il momento di mettersi al lavoro e chiudere accordi di collaborazione con le realtà attive nella città. Volendo partire dal basso, come si conviene a un esponente politico di sinistra, ecco che per la prima uscita da primo cittadino, Roberto Gualtieri ha voluto incontrare una delegazione di cinghiali.

Non essendo ancora disponibile il Campidoglio – causa prolungata sanificazione dopo aver ospitato una sindaca no-vax – l’incontro è avvenuto nel territorio dei cinghiali, ovvero una boscaglia a nord di Roma, tra via Cassia e via Trionfale.

Il confronto tra Gualtieri e il delegato degli ungulati è stato aspro e serrato. Anche perché, come è noto, i cinghiali sostenevano Michetti e avevano dato chiare indicazioni di voto in tal senso: “Il nostro rovistare tra i rifiuti era un esplicito segnale a votare la destra – ha grugnito il portavoce dei suidi – ma evidentemente i cittadini romani non hanno colto la sottile metafora”.

All’inizio dell’incontro le posizioni si sono ulteriormente irrigidite, specie quando il delegato dei cinghiali ha chiesto per sé una poltrona. Gualtieri ha ribattuto seccato che tutte le poltrone sono già assegnate e che se le condizioni sono queste la collaborazione può concludersi prima di iniziare. Il clima è tornato disteso quando hanno spiegato a Gualtieri che l’animale voleva semplicemente una vecchia poltrona da distruggere per sfogare un po’ la tensione.

Alla fine i due leader hanno trovato una convergenza, i termini della quale sono stati illustrati durante una conferenza stampa congiunta tenuta in una pozzanghera di fango: ai cinghiali verrà appaltata l’intera gestione dei rifiuti della Capitale, che tanto peggio dell’AMA non possono fare. In cambio loro si impegnano a non scorrazzare per le strade della città in pieno giorno, ché i bambini si spaventano, ma al limite potranno sostare sotto casa di Carlo Calenda.

Siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto – ha dichiarato il cinghiale – è arrivato il momento di mettere da parte le nostre divergenze e di pensare alle cose buone che questa città ha da offrire”, ha concluso l’animale divorando una carcassa di pantegana.

Soddisfatto anche Gualtieri, che ha lasciato la boscaglia per recarsi all’incontro con il portavoce dei gabbiani. Non essendo ancora disponibile il Campidoglio – causa prolungata sanificazione dopo aver ospitato una sindaca no-vax – l’incontro è avvenuto nel territorio dei gabbiani, ovvero un cassonetto traboccante di rifiuti.

Eddie Settembrini

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