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Fallita l’inchiesta di Fanpage sul Comunismo: 100 ore di girato solo per fare la lista delle sigle

NAPOLI , redazione di Fanpage – Ci hanno provato, lo hanno fatto seriamente; ma il risultato sono un giornalista in stato confusionale e 100 ore di girato pieno zeppo di sigle di estrema sinistra, dove non si capisce bene che cosa distingua un micro-movimento dall’altro.

Tutto è partito con la sfida lanciata da Giorgia Meloni:

<< Perché nun fate mai le inchieste sui comunisti? eh?! EEH?! Ve c ho preso in castagna! E mo’ fate pippa! EEEH! >>

Ed è così che il direttore Francesco Cancellato ha raccolto la sfida, ma più per voler dimostrare alla “popolana daa Garbatella” – avverando così la profezia di Crosetto – di non fare sconti a nessuno, che per reale convinzione.

Infatti le perplessità che covava in fondo al cuore non erano così sbagliate. Fra i movimenti di estrema sinistra pare che lo sport più in voga non sia quello di arraffare soldi per la campagna elettorale o inneggiare alle dittature comuniste, ma bensì accusarsi di poca purezza a vicenda, per poi scindersi ai primi lievissimi accenni di divergenze sulla linea politica.

<< A un certo punto ho visto un movimento sciogliersi addirittura mentre stavo intervistando i due fondatori. Hanno iniziato a darsi del fascista a vicenda e subito dopo hanno fondato due nuovi micro-movimenti! È stato terribile! Ogni volta che completavo “il quadro”, si scindeva qualcuno da qualche parte o nasceva una nuova organizzazione! >>

Così commenta il povero giornalista di Fanpage, mentre sta per essere caricato sull’ambulanza che lo porterà nel manicomio di Aversa (riaperto per l’occasione), per tentare di liberarsi dallo stato di prostrazione in cui si trova.

<< Ma non basta! Ho visto pure un’organizzazione composta da un solo membro scindersi dall’ala riformista del partito guidata dal suo amico immaginario! Una cosa incredibile! Ho sopportato tre anni di saluti romani e di battute razziste e omofobe senza battere ciglio, ma questa inchiesta sulla sinistra mi ha mandato fuori di testa in tempo zero! Avevo già fatto quasi 100 ore di girato e non avevo nemmeno iniziato! >>

Il direttore, con fare paterno, cerca di tranquillizzare il suo miglior inviato e mi fa cenno di seguirlo.
Arrivati davanti a una porta, si gira e mi guarda intensamente; i suoi occhi sembrano emanare una strana luce. Poi, con un sorriso inquietante, aggiunge all’improvviso: << Non ho sacrificato il mio miglior giornalista per niente. Ora l’appassionata di “girato” dovrà farsi una bella maratona! >>

E a questo punto apre la porta e quello che vedo ha dell’incredibile; in una scena tipo Arancia Meccanica, trovo la “ducessa der Tufello”, in arte Giorgia Meloni, legata e imbavagliata a una sedia, e con la testa bloccata da un meccanismo dotato di morsetti, che le impediscono di battere le palpebre [cosa di cui probabilmente non c’è alcun bisogno N.d.R.], come nella celebre scena del film di Kubrick, dove si applica la famigerata “Cura Ludovico” al protagonista. In questo caso però, al posto delle scene violente, vengono mandate in onda le 100 ore che hanno fatto impazzire il povero giornalista di Fanpage.

<< E adesso vediamo se rompi ancora i coglioni con lo stramaledettissimo girato! Che cosa c’è da contestualizzare su dei tizi che fanno il saluto fascista e raccontano barzellette sugli ebrei?! Cos’è… volevi vedere una nuova “Notte dei Cristalli” per condannare la cosa?! Beh! Intanto ti becchi 100 ore di comunisti che litigano e si scindono in continuazione; poi vediamo! >>

E con questa filippica finale di Cancellato non possiamo far altro che concordare.

Federico Graziani

NOTA: Ci scusiamo per le sigle rimaste fuori dall’immagine ma vi riproducete davvero troppo in fretta per riuscire a individuarvi tutte.

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