FIRENZE – Prosegue l’inarrestabile onda riformatrice di Matteo Renzi: il dinamico premier questa settimana si è accorto con disappunto di non aver annunciato neanche una riforma, così dopo ben 5 minuti di riflessione ha deciso che la prossima rivoluzione promessa dal suo governo sarà quella della lingua italiana.
Renzi si è accorto che nei meeting internazionali a cui ha partecipato di recente nessuno conosce l’italiano e ha capito che questo è dovuto alla sua struttura arcaica, al vocabolario vetusto e alla retorica che appesantisce la nostra lingua. “L’italiano è bellissimo, ma per troppi anni ha guardato al passato. Se vogliamo finalmente vivere in un paese moderno bisogna per prima cosa cambiare il nostro modo di parlare”.
Il nuovo italiano sarà contaminato di vocaboli inglesi: premier, cool, task force, target, chat, wirelss, milf, gang-bang. “Dobbiamo essere in grado di farci capire nel mondo globalizzato e informatizzato, di parlare per slogan, di creare hashtag. I termini americani stanno diventando universali e noi dobbiamo assorbirli”. Il governo ha già iniziato a dare il buon esempio, come nel caso della riforma del lavoro, chiamata Job’s Act: “I nostri ragazzi saranno precari a vita, ma almeno ora sapranno cercare blowjob su Youporn“.
Nel nuovo linguaggio non dovranno neanche mancare le espressioni più efficaci che nascono nel nostro paese: da “scialla” (“stai sereno”) a “stai manzo” (contrazione di “stai mansueto”) a “camomillati”, contrappunti ideali al diffuso anglofono “Keep calm”; da “mindrone” (pigro, lento) a “cofanare” (abbuffarsi), da “raccare” (vomitare) a “sconigliare” (“dare buca”), da “sborone” (uno che si vanta troppo) a “elmo” (il casco per moto e scooter), da “babbiare” (scherzare) a “locu” (culo, con procedimento anagrammatico)
Il premier ha già rottamato la vetusta Accademia della Crusca, rimpiazzata dalla Krusk Academy, una task force costituita da personalità in grado di portare la lingua italiana nel futuro, composta da un ugual numero di uomini e donne in perfetto Renzi style, e che comprende tra gli altri: una make-up artist, un surfista, una fashion designer, un VJ, una blogger e un rapper con la lisca e la r moscia.
Anche l’insegnamento sarà rivoluzionato: “A partire dal prossimo anno scolastico i temi saranno di 140 caratteri, scritti direttamente su smartphone o tablet e inviati come tweet. Risparmieremo tonnellate di carta e ore di tempo degli insegnanti, che potranno seguire i nostri corsi di aggiornamento”. I migliori studenti poi saranno assunti per uno stage a Palazzo Chigi per inventare nuovi slogan: i più efficaci saranno usati per costruirci una legge attorno e campeggeranno nelle prossime slide presentate trionfalmente dal premier Renzi, che ricorda “Stay hungry, stay foolish. Uazzameriga!”