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Occidente rassicura: vaccini per Africa disponibili non appena i nostri cani e gatti riceveranno 3a dose

Foto Credits: ilquotidianodellapa.it

Felino (Vicenza) – Oggi si è tenuto un summit in cui si sono riuniti i ministri della salute dei paesi facenti parte dell’UE insieme con i vertici dell’OMS e le principali associazioni gattare europeee, per decidere come risolvere l’annosa questione dei vaccini anti-covid ai nostri amici a quattro zampe, che come hanno evidenziato gli ultimi studi, con Omicron possono contrarre il virus anche dagli umani.  Il portavoce dell’OMS al termine del summit si è detto soddisfatto per la soluzione trovata: “Ci siamo riuniti qui a Vicenza per discutere e risolvere al più presto questa drammatica situazione di stallo. Abbiamo scelto questa città per l’amore che ha sempre dimostrato per i gatti, in ogni preparazione. Oggi tramite uno sforzo comune abbiamo sbloccato 2 miliardi di euro per l’acquisto dei vaccini per i nostri amici pelosetti. Confidiamo di riuscire a terminare il loro ciclo vaccinale entro la fine di Marzo 2022“.

Durante la conferenza stampa, al termine del summit, ci sono stati attimi di tensione a causa di alcuni giornalisti provocatori che hanno sollevato questioni benaltriste. Ad esempio, è stato chiesto quando inizierà una vera e propria campagna vaccinale anche nel continente africano. In Africa, infatti, si stima che solo il 2,7% della popolazione abbia ricevuto almeno due dosi. Il dottor John A. Zoidberg, famoso virologo di fama interstellare, ha comunque risposto a questi provocatori maleducati, perché a suo dire è arrivata l’ora di abbassare i toni riguardo questa problematica molto divisiva.


Riportiamo di seguito la sua risposta integrale: “Se qui qualcuno pensa che stiamo sottovalutando il possibile prorogarsi della pandemia a causa di nuove varianti che potrebbero insorgere in popolazioni poco vaccinate come già successo con la variante Delta in India e la Omicron in Sud Africa, si sta sbagliando di grosso. Infatti la decisione presa oggi è stata vincolata anche da questa problematica. Abbiamo a cuore la popolazione africana, per questo dopo i nostri cani e i nostri gatti partirà una massiccia campagna vaccinale fra i sopravvissuti all’ebola, alle guerre, alla malaria, alla distruzione degli ecosistemi da parte delle multinazionali del petrolio e alle traversate del mediterraneo per scappare da tutto ciò. Per renderlo possibile abbiamo dovuto prendere la drammatica decisione di vaccinare più tardi i pesci rossi, i criceti e, per chi li ha, i rettili. Quindi non ci si venga a dire che non ci pensiamo o che siamo ipocriti!”.

Un collaboratore infine ha passato un appunto al dottor Zoidberg: “Solo una piccola rettifica: è stato deciso che i criceti passeranno avanti”.

Fabio Corigliano

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