Spacobotilia (ROM) – Sta suscitando grande scalpore la clamorosa sentenza di oggi su un grave incidente stradale avvenuto la scorsa settimana. Un cittadino Rom, Zlatan Elvis Muhamed Mazo Familia, al volante di una mastodontica Mercedes nera, è passato col rosso a un incrocio travolgendo la Panda condotta da un ex tassista in pensione, Pietro Marchetti. Nel sangue dell’investitore è stato poi rilevato un valore di alcol superiore al triplo di quello consentito (9/10 nella scala Gascoigne) e un mix di droghe e sostanze allucinogene (cristalli blu di Metanfetamina del New Mexico, peyote e colla vinilica). Il pensionato non è in pericolo di vita, ma dovrà sottoporsi ad alcuni interventi chirurgici seguiti da una lunga convalescenza. L’investitore, difeso dall’avvocato Saulo Bonomo, non ha invece riportato danni, ma è stato costretto agli arresti domiciliari.
Al momento dell’incidente, avvenuto in prossimità di una scuola elementare, il Familia stava conducendo a forte velocità due auto, di cui una incinta, e dall’esame delle celle telefoniche risulta che stava parlando a tre cellulari. Il Marchetti invece era appena uscito da un supermercato, dove aveva partecipato a una raccolta alimentare per i bambini poveri, e si stava recando all’Ospedale per donare il sangue. L’opinione pubblica si aspettava una condanna esemplare nei confronti del Familia, che invece a sorpresa stamani è stato assolto e dovrà persino essere risarcito. Tutto merito dell’avvocato Bonomo, che ha sfruttato abilmente una norma da poco approvata dal Parlamento Europeo: l’ex ministro e ora europarlamentare Cécile Kyenge, alla guida del CUM (Comitato dell’Unione per le Minoranze), ha infatti approvato l’equiparazione tra le legislazioni nazionali e quelle delle piccole comunità del Vecchio Continente.
In virtù di questa norma il Familia è risultato innocente in quanto ha rispettato il CAZ (Codice Automobilistico Zingaro). Questo prevede che la precedenza agli incroci sia assegnata in base alle dimensioni dell’auto, quindi la Mercedes – lunga quasi il doppio della Panda – aveva inconfutabilmente il diritto di passare per prima. Inoltre la guida in stato di ebbrezza non viene punita se l’autista dimostra una sufficiente destrezza: visto che il Rom dopo l’incidente ha sottratto il portafoglio non solo al Marchetti – semi svenuto nell’auto – ma anche ai poliziotti accorsi per gli accertamenti, senza ombra di dubbio era in grado di condurre l’auto.
La sentenza quantifica anche in 10mila euro il risarcimento a favore dell’investitore, che tuttavia si è voluto mostrare accomodante per riscattare la cattiva nomea della sua comunità: si accontenterà di 9900 euro, e ha persino accettato di recarsi in ospedale per riconsegnare il portafoglio all’ex tassista, seppure completamente ripulito di contanti e carte di credito.
Andrea Michielotto